Giro di vite in arrivo sulle pensioni d’invalidità. Dall’anno prossimo – secondo quanto previsto dall’articolo 20 del decreto anti-crisi – l’Inps avrà un maggiore potere decisionale sul via libera alle nuove indennità sia perché istruirà la pratica in luogo delle Asl sia perché integrerà con un proprio medico le commissioni mediche delle aziende sanitarie locali che dovranno accertare lo stato di disabilità.
«Le domande saranno fatte all’Inps solo per via telematica e l’Inps sarà nelle commissioni mediche – spiega il presidente dell’istituto Antonio Mastrapasqua – questo sarà garanzia di trasparenza, di legittimità degli atti e soprattutto di uniformità dei comportamenti sul territorio nazionale». Questo dovrebbe evitare di avere commissioni più disponibili a erogare la pensione al Sud rispetto al Nord.
Con la riforma dal primo gennaio le domande per le nuove pensioni di invalidità potranno essere presentate solo telematicamente (o direttamente o attraverso i patronati) e l’istituto le trasmetterà in tempo reale alla Asl di competenza assegnando automaticamente la data della visita per l’accertamento della invalidità.
Se il giudizio della Commissione medico legale (integrata dal medico Inps) sarà unanime sulla necessità di rilasciare l’assegno di invalidità sarà soppresso il passaggio di verifica, se il giudizio è positivo a maggioranza ci vorrà la validazione del centro medico legale. Per le tabelle sulle percentuali di invalidità è stata nominata una Commissione con il compito di aggiornarle. Con il nuovo sistema è previsto un calo dei tempi di attesa per la pensione da 345 a 120 giorni.