Pensioni, dal 2011 le “finestre” sono mobili e si aprono più tardi

Quanto tempo in più dovrà attendere la pensione chi matura i requisiti nel 2011? Ecco tutti i ritardi mese per mese

Andare in pensione è sempre più complicato. Abbiamo già visto le disparità tra i dipendenti e i para-subordinati (cocopro e suoi fratelli), quelli iscritti alla cosiddetta gestione separata, figli di un Inps minore. Per questi ultimi 6 mesi di attesa in più (18 anziché 12) per incassare l’assegno della pensione.

Ma anche per i più fortunati e garantiti lavoratori dipendenti in procinto di andare in pensione dall’anno prossimo le cose si mettono peggio. Dal 2011 entrano in funzione, appunto, le cosiddette “finestre mobili” che vanno a sostituire le attuali:

•  due finestre fisse (gennaio – luglio) per le pensioni di anzianità,

•  quattro finestre fisse (gennaio – aprile – luglio – ottobre) per le pensioni di vecchiaia.

Che cosa cambia in concreto

Chiariamo innanzitutto che le nuove  regole riguardano chi matura il diritto alla pensione dopo il 1° gennaio 2011 (se i requisiti  scattano entro il 31 dicembre di quest’anno le finestre restano quelle attuali anche nel 2011).

Per chi nel 2011, dunque, avrà i requisiti:

•  per la pensione di anzianità – calcolato con il sistema delle quote, cioè sommando età anagrafica e anni di contribuzione – con meno di 40 anni di contributi o

•  per la pensione di vecchiaia,

l’assegno arriverà 12 mesi dopo la maturazione di tali requisiti. Un ritardo, rispetto a oggi, che varia da 1 e 9 mesi perché dai 12 mesi bisogna togliere quelli  previsti attualmente. Vediamola nel dettaglio.

Anno 2011 Pensione di  anzianità Pensione di
vecchiaia
Requisiti
maturati in:
Vecchia
finestra
Nuova
finestra
Mesi di
ritardo
Vecchia
finestra
Nuova
finestra
Mesi di
ritardo
gennaio gennaio 2012 febbraio 2012 1
luglio 2011 febbraio 2012 7
febbraio gennaio 2012 marzo 2012 2
luglio 2011 marzo 2012 8
marzo gennaio 2012 aprile 2012 3
luglio 2011 aprile 2012 9
aprile gennaio 2012 maggio 2012 4
ottobre 2011 maggio 2012 7
maggio gennaio 2012 giugno 2012 5
ottobre 2011 giugno 2012 8
giugno gennaio 2012 luglio 2012 6
ottobre 2011 luglio 2012 9
luglio luglio 2012 agosto 2012 1
gennaio 2012 agosto 2012 7
agosto luglio 2012 settembre 2012 2
gennaio 2012 settembre 2012 8
settembre luglio 2012 ottobre 2012 3
gennaio 2012 ottobre 2012 9
ottobre luglio 2012 novembre 2012 4
aprile 2012 novembre 2012 7
novembre luglio 2012 dicembre 2012 5
aprile 2012 dicembre 2012 8
dicembre luglio 2012 gennaio 2013 6
aprile 2012 gennaio 2013 9

Come si vede saranno i pensionati di vecchiaia i più penalizzati dal nuovo regime. E in particolare quelli che matureranno i requisiti ai cambi di stagione, cioè marzo, giugno, settembre e dicembre, che avranno 9 mesi di ritardo rispetto a ora. I pensionati di anzianità resteranno senza assegno “solo” 6 mesi in più, al massimo. (A.D.M.)