Qualità della vita, al primo posto una città del Nord Italia

Qual è la città del Belpaese in cui si vive peggio e quali criteri sono stati utilizzati per l'indagine

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Redazione

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Sono stati resi pubblici i risultati del 23mo rapporto di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, insieme a Cattolica Assicurazioni, sulla qualità della vita nelle città italiane nel 2021.

Prima ancora di passare alla classifica, ecco cosa ha messo in luce un’analisi puntuale di quanto si vive bene nei capoluoghi di provincia del Belpaese: si vive generalmente meglio al Nord e al Centro dell’Italia rispetto al Meridione. Napoli e Roma fanno male, soprattutto la prima. Man mano che si esaminano i risultati dei territori urbani nella parte settentrionale della Nazione, si sale anche nella classifica della qualità della vita in Italia.

Ma qual è la città italiana più vivibile? E chi, invece, è ai piedi della classifica? Ecco tutti i dettagli riguardanti i risultati.

Qual è la città d’Italia in cui si vive meglio (e dove peggio)

ItaliaOggi e La Sapienza non hanno dubbi: si tratta di Parma. Il capoluogo emiliano ha scalato 39 posizioni dal 2020 al 2021 e compare, insieme ai grandi centri del Nord, come Milano, Torino, Bologna e Firenze, tra le città che hanno saputo risollevarsi meglio dalla stangata del Covid.

Torino, Milano e Firenze sono tutte nelle prime 27 posizioni della classifica. Al contrario, Roma perde 4 posizioni, passando dal 50mo posto del 2020 al 54mo del 2021. Napoli è addirittura penultima: peggio fa soltanto Crotone (che quindi è ultima per qualità della vita).

Quali sono stati i criteri utilizzati da ItaliaOggi e La Sapienza

Naturalmente questa e altre classifiche lasciano il tempo che trovano, perché, come ormai noto, il posizionamento delle città è direttamente collegato ai criteri di valutazione scelti dagli analisti. Ciò in primo luogo comporta che, prediligendo alcuni parametri rispetto ad altri, anche i risultati cambino. Inoltre, quelli scelti non possono essere criteri universalmente condivisi. Ciascun cittadino ha infatti il proprio personalissimo indice di priorità. Insomma non tutti sarebbero felici a Parma o scontenti a Crotone.

In ogni caso, i parametri scelti dalla Sapienza e ItaliaOggi sono i seguenti: sicurezza, affari e lavoro, disagio sociale e personale, ambiente, popolazione, istruzione-formazione e capitale umano, reddito e ricchezza, sistema salute e tempo libero.

A un livello più generale, ci si potrebbe chiedere se, indipendentemente dalla città in cui si vive, in Italia si viva bene o no (rispetto quindi ad altre nazioni). Qui la risposta. Evidenti differenze Nord-Sud in Italia: ecco cosa ha detto la Corte dei Conti.