Messi contro Barcellona: il club vuole 700 milioni e tutto si blocca

Il padre del giocatore è volato nella città catalana per negoziare con i vertici della società

La vicenda di Lionel Messi tiene ormai da giorni col fiato sospeso una città con la sua fede calcistica, ma anche tutto il resto del mondo del calcio. Da quando nella sede del Barcellona è arrivato il fax, dove il suo giocatore simbolo comunicava la volontà di lasciare la squadra, tutto si è fermato, in vista di una battaglia a colpi di carte bollate.

Messi contro Barcellona: la situazione

Il fuoriclasse argentino non si presenta da due giorni al campo di allenamento forte della volontà di far valere la clausola del suo contratto rinnovato tre anni fa, che il 30 giugno di ogni anno gli avrebbe permesso di lasciare liberamente il club. Una scadenza che Messi non ritiene però valida per effetto dell’allungamento della stagione causa Covid-19.

Dal canto suo il Barcellona non vorrebbe forzare la mano e sta cercando attraverso vie diplomatiche di ricucire col giocatore, bandiera della storia della società. Ma non vuole cedere nemmeno un millimetro alla possibilità di rinunciare ai 700 milioni della clausola pesante sul contratto del giocatore, quella di rescissione, che dovrebbe pagare qualsiasi altra squadra per acquistare il cartellino del fuoriclasse argentino.

Messi contro Barcellona: la posizione della Liga

La Liga, la lega calcio spagnola, si è espressa a favore della società, sostenendo il suo diritto di fare valere la somma prevista per svincolare il giocatore chiarendo che “ non rilascerà il visto per l’allontanamento del giocatore dalla federazione se non avrà precedentemente versato l’importo di tale clausola”. Proprio sul pagamento o meno di questa enorme cifra si basa la possibilità da parte delle big europee, tra le quali sarebbe forte anche l’interesse dell’Inter, di pensare di arrivare a prendere il sei volte pallone d’oro.

Messi contro Barcellona: l’intervento del padre Jorge

Il padre di Messi, Jorge, è sbarcato a Barcellona per incontrare il presidente del club Josep Bartomeu, con l’intenzione di sbloccare la situazione entro la settimana. Ma non sembrano esserci molti margini di discussione per la società blaugrana: il figlio sembra irremovibile sulla sua decisione di non restare e difficilmente si può costringere un calciatore a giocare contro la sua volontà. D’altra parte non sarebbero nemmeno da sottovalutare gli effetti di una battaglia legale prolungata con l’emblema del calcio catalano, sull’ambiente e sull’immagine.

Il Barcellona avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di negoziare perlomeno un indennizzo di 100 milioni sul cartellino, dei quali si accontenterebbe per rescindere il contratto di quello che è forse il giocatore più forte al mondo e non rimanere con la bocca asciutta.