Quanto è costato il “quasi matrimonio” tra Berlusconi e Marta Fascina

Le fedi nunziali, la cerimonia a Villa Gernetto, il pranzo griffato e gli amici di una vita (ma anche Salvini): tutti i numeri delle nuove nozze del Cavaliere

Del matrimonio è mancato solo il certificato ufficiale. Ma tutto il resto, nella giornata speciale che si sono voluti regalare Silvio Berlusconi e la sua nuova moglie Marta Fascina, c’è stato. Come in vere nozze. Alle quali ha partecipato – creando malumori fra gli azzurri – anche Matteo Salvini, incoronato dall’ex premier “unico leader vero d’Italia”. Quasi un suo successore.

C’è stata la cerimonia nella cappella privata di Villa Gernetto, con lei vestita in abito bianco di pizzo francese con strascico di Antonio Riva, accompagnata fino all’altare dal padre. C’è stato lui, in abito blu preparato da Giorgio Armani, che ha raccontato come è nata la loro storia tre anni fa, chiudendo così: “Il mio per te, Marta, è un amore grande. È qualcosa che non ho mai provato prima. Mi sei stata vicina in momenti duri, mi hai aiutato. Tu mi completi, non potrei vivere senza di te, riempi la mia vita”.

La cerimonia e gli invitati

C’è stato lo scambio delle fedi (costate, secondo le indiscrezioni, alcune migliaia di euro), portate ai quasi sposi da Vittoria, la figlia di Licia Ronzulli, e la formula di rito che è risuonata tra le panche allestite con ortensie e rose bianche e azzurre. C’è stato un “viva gli sposi!”, lanciato dal fratello del Cavaliere, Paolo Berlusconi, tra gli applausi di tutti i 60 invitati, fra i quali i figli di Silvio – tutti presenti tranne Pier Silvio, che aveva fatto sapere di voler evitare luoghi a rischio Covid – che pure erano stati contrari a un matrimonio vero e anche a questo simbolico (probabilmente per un fatto legato alla spartizione dell’eredità), ma che alla fine sono stati vicini al padre.

C’era Marina seduta accanto a lui al grande tavolo da pranzo unico per tutti gli ospiti, e Barbara a fianco di Marta, in questo mega evento curato in tutti i particolari da Massimo D’Ascanio e Daniela Russo. Ci sono stati le bomboniere azzurre, i confetti, i tovaglioli con ricamato il nome di ciascun invitato, la torta bianca a tre piani, i regali arrivati (quadri, statue, vino), tutti gli amici di una vita entrati in auto scure davanti all’ingresso: Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Adriano Galliani, Niccolò Ghedini e il suo medico personale presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, Antonio Zangrillo.

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Il pranzo e il costo della giornata

E poi Antonio Tajani, Annamaria Bernini, Vittorio Sgarbi che sembra si sia auto-invitato la sera prima chiamando il Cavaliere. E c’era soprattutto, a sorpresa, Matteo Salvini. Anche lui, tra un “Forza Milan” e un “viva Silvio” ha partecipato, nella villa arredata da 150 statue, con giochi d’acqua e valzer di aperitivi, al pranzo griffato Da Vittorio nel salone delle feste: mondeghili gourmet, gnocchetti di ricotta, paccheri, manzo al vino rosso e un gelato, il tutto innaffiato da vini Aneri.

Tra musiche prima istituzionali – un romantico violino – poi più consone a una festa che prende vita dopo i primi momenti più tesi, quando un Berlusconi comunque agitato e una Marta emozionatissima erano arrivati per la cerimonia. Il Cavaliere ha voluto come ospite musicale d’onore l’amico Gigi D’Alessio. A differenza delle fedi su cui sono trapelate voci, non ci sono notizie ufficiali sul costo complessivo della giornata, ma si parla di svariate decine di migliaia di euro come cifra complessiva.