Jeff Bezos, patrimonio record in 24 ore: cosa c’entrano il Pentagono e Microsoft

Il Pentagono annulla un contratto con Microsoft e fa arricchire il patron di Amazon, che tocca un nuovo record con un patrimonio da 211 miliardi di dollari

Jeff Bezos, patron di Amazon, si conferma il paperone del mondo, e il suo patrimonio arriva alla cifra record di 211 miliardi di dollari grazie a un’impennata nelle azioni del colosso digitale. Il magnate ha guadagnato 8,4 miliardi in sole 24 ore grazie a una semplice decisione del Pentagono che riguarda Microsoft.

Elon Musk rimane al secondo posto nella classifica dei più ricchi al mondo, in netto distacco, con 180,8 miliardi di dollari. Bernard Arnault, proprietario del gruppo di lusso LVMH, occupa l’ultimo gradino del podio con 168,5 miliardi di dollari. Al quarto posto Bill Gates, fondatore di Microsoft, con 147,7 miliardi.

Cos’è il contratto Jedi stipulato tra Microsoft e il Pentagono

Proprio l’azienda informatica più famosa del mondo è coinvolta, indirettamente, nel nuovo picco di ricchezza di Jeff Bezos. Microsoft aveva infatti stipulato un accordo da 10 miliardi di dollari per modernizzare il cloud computing del Pentagono.

La Difesa statunitense predeva infatti il rinnovo delle infrastrutture attraverso il contratto Jedi con il colosso di Mountain View, ma la firma del documento aveva sollevato forti critiche da parte delle aziende digitali e dei competitor.

Ufficialmente il Pentagono ha fatto sapere che il progetto Jedi Cloud, che ha subito lunghi ritardi, non è più compatibile con le esigenze del Dipartimento della Difesa degli Usa.

In realtà il contratto aveva fatto sollevare accuse di faziosità contro il presidente Donald Trump, che nella gara di appalto avrebbe volontariamente escluso Jeff Bezos.

Il fondatore di Amazon è proprietario anche del Washington Post, quotidiano da sempre critico verso il precedente coinquilino della Casa Bianca. I giudici hanno fermato più volte i lavori di ristrutturazione del cloud anche a causa del ricorso presentato da Jeff Bezos.

Nuova gara del Pentagono: salgono i titoli di Amazon

Con l’annullamento del contratto del valore di 10 miliardi di dollari, i titoli di Microsoft sono calati a picco, andando in negativo, mentre la possibilità che Amazon rientri in gioco nelle trattative hanno fatto alzare il valore delle quote, garantendo al fondatore ben 8,4 miliardi di dollari.

Il Dipartimento della Difesa Usa ha confermato che Microsoft e Amazon si confermano i due operatori che potrebbero ambire a portare a casa il nuovo accordo per il Joint Warfighter Cloud Capability, che sostituisce il Jedi. Tuttavia nella gara potrebbero rientrare anche Google, Ibm e Oracle.

Non è stata ancora definita l’entità del nuovo contratto, ma si presume che avrà una durata di cinque anni e sarà, anche in questo caso, multi miliardario. Non è escluso che venga affidato a più aziende.