Gianluca Vacchi, guai legali per i video sui social: cosa succede

L'ex colf e due ex dipendenti dell'influencer avrebbero chiesto un risarcimento da 70mila euro per condizioni di lavoro "degradanti"

Turni di lavoro massacranti, condizioni di lavoro fuori dalle norme di legge e trattamenti umilianti per gli errori nei balletti diventati il marchio di fabbrica sui suoi profili social. È quanto denunciato dall’ex colf dell’imprenditore-influencer Gianluca Vacchi che ha fatto causa al vecchio datore di lavoro insieme ad altri due ex dipendenti, chiedendo 70 mila euro di risarcimento. La collaboratrice domestica avrebbe raccontato degli insulti furiosi ricevuti dal re dei social da 44 milioni di follower quando lo staff sbagliava le coreografia dei suoi celebri video su TikTok.

Gianluca Vacchi, guai legali per i video sui social: il contenzioso con l’ex colf

“Vacchi inveiva contro i domestici lanciando il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese” avrebbe raccontato la donna, una 44enne di origini filippine, che nell’atto di citazione civile ha riportato l’ambiente lavorativo in casa Vacchi, che ha vissuto da maggio del 2017 fino a fine 2020.

Secondo quanto testimoniato dalla collaboratrice, sarebbe stata costretta a rinunciare a giorni di ferie e riposi settimanali per lavorare più di 20 ore al giorno.

Dal contratto stipulato, la colf avrebbe dovuto lavorare sei giorni a settimana per circa sei ore al giorno, ma sostiene di aver lavorato anche per 10 giorni di fila con sole due ore di riposo, senza mai il riconoscimento degli straordinari.

Tra i periodi più duri e faticosi la 44enne ha ricordato i soggiorni nella villa di Porto Cervo in Sardegna, dove i turni si sarebbero dilungati dalle 10 del mattino alle 5 di notte.

Inoltre, lei e gli atri dipendenti sarebbero stati obbligati a partecipare ai balletti nei video pubblicati sui social anche se non volevano comparire. A chi sbagliava sarebbero arrivati gli insulti di Gianluca Vacchi che spesso si sarebbe lasciato andare a scatti d’ira nei loro confronti con parolacce e bestemmie.

Sempre secondo la versione riportata dalla collaboratrice, molti dei suoi 11 colleghi si sarebbero dimessi perché non riuscivano a tenere il ritmo.

L’imprenditore-influencer le avrebbe chiesto anche di firmare un contratto di riservatezza, pena la decurtazione di 50mila euro da detrarre dal tfr. Una clausola ritenuta vessatoria dall’atto di citazione della donna.

Vacchi, inoltre, avrebbe previsto una multa di 100 euro per ogni capo di abbigliamento dimenticato dai suoi dipendenti durante la preparazione dei bagagli.

Gli esposti dell’ex collaboratrice e dei altri due ex dipendenti sarebbero accompagnate da dei vocali dell’influencer: “Si è dimenticato gli occhiali da sole – si sentirebbe in un messaggio audio di Vacchi riferito a un domestico e riportato dal Corriere della Sera – Allora io mi sono rotto i c…i. Adesso non sto scherzando, c’è una multa tutte le volte che si dimenticano qualcosa. Facciamo una lista di cose, tutte le volte che se le dimenticano sono 100 euro di multa. Possono anche licenziarsi tutti quanti” (qui avevamo parlato del contenzioso del re dei social con il fratello).

Gianluca Vacchi, guai legali per i video sui social: la difesa dello staff attuale

L’imprenditore-influencer non ha risposto alle accuse e sarà il tribunale, a novembre, a decidere se accogliere o meno la richiesta dei tre ex collaboratori. Intanto però a prendere le parti di “Mr Enjoy” sono gli attuali componenti del suo staff.

In un video pubblicato sui social i 16 dipendenti del “Gv staff” smentiscono l’ex colf che sarebbe solo “invidiosa” e difendono il proprio datore di lavoro, che ha anche l'”umiltà di chiedere scusa e per favore” (qui avevamo parlato della nascita della nuova startup di Gianluca Vacchi).