Conor McGregor tra business e follie: un giro d’affari esorbitante

Un personaggio decisamente sopra le righe Conor McGregor. Ecco chi è, per cosa è famoso e quanto guadagna: il suo patrimonio da capogiro

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Un personaggio sopra le righe. Così si potrebbe definire, volendo usare un eufemismo, Conor McGregor, che prima ancora di rifilare un pugno al povero Francesco Facchinetti a Roma per strada, dove il lottatore si trovava per il battesimo del figlio in Vaticano, era già balzato agli onori della cronaca per una serie di episodi tanto assurdi quanto violenti.

Conor McGregor, chi è e perché è famoso

Appena qualche settimana fa McGregor aveva sfiorato la rissa agli MTV Music Awards contro il celebre rapper Machine Gun Kelly, che aveva cercato di avvicinare per un selfie, negatogli. Ma chi è, perché è così famoso e quale incredibile impero è riuscito a costruire grazie alla sua immagine?

Conor McGregor, classe ’88 di origini irlandesi, è un esperto di arti marziali, attualmente impegnato con la federazione statunitense Ultimate Fighting Championship, nella quale è stato campione dei pesi leggeri e dei pesi piuma. Prima, è stato campione in entrambe le categorie anche nell’organizzazione britannica Cage Warriors.

Con la vittoria su Eddie Alvarez all’evento UFC 205, è diventato il primo lottatore nella storia della UFC a detenere contemporaneamente due titoli mondiali, e il terzo a vincere la cintura in due diverse categorie di peso.

Celebre la sua vittoria nel 2015 contro il campione dei pesi piuma Josè Aldo in soli 13 secondi, quando stabilì il record per la più veloce finalizzazione in un match titolato, il lottatore si è però fatto conoscere per i casi di cronaca che gli sono costati multe e in alcuni casi anche il carcere.

Tutte le risse di Conor McGregor in numeri: quanto gli sono costate

Qualche esempio? Nel 2017 è stato multato con 400 euro per avere superato i limiti di velocità, e appena un anno dopo si è beccato una multa di 1.000 euro per avere nuovamente superato i limiti, dopo di che gli è stata sospesa la patente per 6 mesi.

Nello stesso anno, per festeggiare la vittoria sul ring dell’amico Charlie Ward, è entrato nell’ottagono scavalcando la rete e facendo partire una rissa con lo staff della federazione. L’anno dopo, in un pub di Dublino, ha assalito un uomo che in seguito si è scoperto essere legato al narcotrafficante Graham Whelan del cartello di Kinahan. Per chiuedere la questione, la mafia irlandese gli ha chiesto 900mila euro.

Nel 2018, assieme a una ventina di persone del suo staff, ha assalito nel parcheggio sotterraneo del Barclays Center di Brooklyn il pullman che ospitava al suo interno alcuni lottatori della UFC: in particolare, ha lanciato un carrello contro un finestrino ferendo al volto alcuni colleghi. Arrestato dalla polizia, è stato rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 50mila dollari (più di 40 mila euro)

Un altro arresto gli è costato fuori da un hotel a Miami Beach, in Florida, dopo avere aggredito un fan e avergli distrutto il telefono.

Poi un’altra aggressione ancora, ai danni di un signore anziano all’interno di un altro pub di Dublino, dopo che quest’ultimo aveva ripetutamente rifiutato un bicchiere di whisky offertogli dal boxeur. McGregor si è dichiarato colpevole dell’aggressione ed è stato multato con 1.000 euro, ma due anni dopo ha deciso di comprarsi il pub per una cifra di circa 2 milioni di sterline vietando l’entrata al cliente che lo aveva denunciato.

Nel 2020 è stato arrestato per la terza volta, questa volta in Corsica, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza.

Quanto guadagna McGregor: il suo patrimonio

Nonostante un 2020 in cui gli sportivi più influenti al mondo sono stati costretti a gareggiare con uno stipendio ridotto causa Covid, McGregor ha guadagnato così tanto e in così poco tempo che nel 2021 Forbes l’ha posizionato al primo posto nella classifica degli atleti più pagati al mondo, con un patrimonio complessivo stimato in ben 180 milioni di dollari (quasi 155 milioni di euro).

Di questi, ben 150 milioni arrivano dalla recente vendita della sua quota di maggioranza nel marchio di whisky Proper No. Twelve a Proximo Spirits.

Aggiungendo gli introiti dovuti alle sue sponsorizzazioni, McGregor ha guadagnato 158 milioni di dollari (circa 135 milioni di euro) al di fuori della sua carriera di lottatore solo negli ultimi 12 mesi. È diventato così il terzo atleta a guadagnare più di 70 milioni di dollari fuori dal campo in un solo anno, mentre continuava a gareggiare, dopo Roger Federer e Tiger Woods.

Assieme a Ronda Rousey è apparso poi sulla copertina del videogioco EA Sports UFC 2 e da solo in quella di EA Sports UFC 3. Curioso anche che sui social abbia da poco annunciato di voler acquistare il Manchester United, il club in assoluto più danaroso della Premier League.