Caos Brigitte Macron: le spese pazze della premiere dame di Francia

La moglie del presidente francese può festeggiare la rielezione del marito all’Eliseo: su di lei rimane l’ombra sull’uso avventato delle finanze pubbliche

È un 25 aprile di festa anche in Francia, ma solo per i sostenitori del presidente uscente. Emmanuel Macron è infatti stato riconfermato alla guida dell’Eliseo dopo il ballottaggio elettorale con quella che potremo definire la sua storica rivale, quella Marine Le Pen battuta per la seconda volta dopo che il testa a testa si era verificato anche nella precedente tornata del 2017.

La rielezione di Emmanuel Macron e il consenso popolare

Una caccia all’ultimo voto partita da lontano ma fattasi decisamente più intensa due settimane fa, quando il leader di En Marche e la candidata del Rassemblement  National si sono spartiti le posizioni di testa al primo turno. Dopo aver sventato la vittoria dell’estrema destra (aggregando attorno alla sua figura anche i tanti voti della sinistra radicale detenuti da Jean-Luc Melenchon), ora Macron dovrà governare per altri 5 anni cambiando però in maniera radicale buona parte delle proprie politiche, nel tentativo di spogliarsi dell’etichetta di paladino delle élite che gli è stata cucita addosso dai ceti popolari dell’opinione pubblica francese.

A pesare sulla figura del presidente rieletto anche alcune indiscrezioni uscite sulla stampa d’Oltralpe in merito alla moglie Brigitte Marie-Claude Trogneux, sua ex docente ai tempi della scuola superiore e divenuta sua compagna di vita fin da prima della carriera politica. Solamente i maliziosi hanno voluto speculare sulla loro differenza di età (Brigitte ha 23 anni in più di Emmanuel), ma sono invece molti i giornali francesi ad aver parlato (anche durante l’ultima campagna elettorale) delle spese pazze della premiere dame durante il soggiorno all’Eliseo.

Polemiche sulla moglie del presidente: quanto è costata ai francesi

La prima accusa riguarda la corrispondenza. L’Eliseo ha dovuto far fronte alla valanga di lettere (circa 20 mila di media all’anno) che Brigitte ha ricevuto, assumendo ben 7 addetti personali per gestire le risposte. La First Lady francese ha a sua disposizione anche un ufficio di sei stanze all’Hotel d’Evreux, nella centrale Place Vendome a Parigi, il cui affitto rientra nelle spese presidenziali.

A queste due voci si aggiungono altre spese che non rientrano tra quelle personalmente intestate sul suo conto, ma che inevitabilmente gravano sulle finanze pubbliche, come i frequenti viaggi che ha dovuto sostenere accanto al marito e gli innumerevoli addetti alla sicurezza per la tutela e la salvaguardia della loro sicurezza.

Dalla parrucchiera alle vacanze, le spese che l’opinione pubblica non ha perdonato

Tornando invece agli esborsi statali direttamente intestabili alla sua persona, ci sono gli stipendi di 4 collaboratori fissi (per un totale di 280mila euro l’anno) ma soprattutto i 5.200 euro al mese che la premiere dame ha disposizione per i servizi di una parrucchiera personale che incontra diverse volte alla settimana.

La stampa avversa alla coppia presidenziale avvalora le proprie tesi facendo riferimento a un rapporto dell’Eliseo del 2018 in cui veniva certificato come Brigitte abbia speso ben 5,6 milioni di euro in più di quanto stanziato per la sua figura, per un costo totale di 108,8 milioni di euro. In quell’anno, anche le vacanze di Emmanuel e consorte sono finite nell’occhio del ciclone, in quanto sarebbero costate ai contribuenti francesi poco più di 100 mila euro.