Quanto ha fruttato l’asta di auto di lusso di Obiang, figlio del dittatore della Guinea Equatoriale

Asta record delle supercar sequestrate in Svizzera a Teodorin Obiang

Un’asta delle meraviglie e per soli “paperoni” è quella che si è tenuta domenica 29 settembre in Svizzera. In vendita al miglior offerente c’erano 25 auto sportive di super lusso.

Metti una domenica di sole in un caratteristico paesino svizzero sulle montagne vicine a Ginevra, Chéserex, nel Canton Vaud, con una folla radunata all’ombra dell’abbazia cistercense di Bonmont. Una di quelle grandi occasioni che raccolgono un gran numero di appassionati, in questo caso non per una classica attività di montagna ma per la vendita all’asta di 25 lussuosissime supercar.

Sono le auto di lusso, dalle Ferrari alle Lamborghini, appartenute a Teodorin Obiang, il figlio del presidente della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang Nguema, un dittatore al potere da quarant’anni. Le auto sportive sono il frutto di un sequestro della magistratura svizzera conseguente ad un’inchiesta per riciclaggio a carico di Teodorin.

Le automobili, alcune delle quali nuove di zecca o con pochissimi chilometri, sono state messe all’asta, gestita dalla casa londinese Bonhams. Tra le vetture in vendita c’erano sette Ferrari, tre Lamborghini, cinque Bentley, una Maserati, una McLaren, una Bugatti Veyron, una Koenigsegg One:1 (di cui esistono solo sette esemplari al mondo) e una Aston Martin One-77 coupé, un vero gioiello e una delle 15 auto più veloci al mondo. Un parco auto straordinario, degno di un uomo potente.

Il ricavato della vendita all’asta delle 25 supercar è stato di 23 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 21 milioni di euro. Le auto vendute a prezzo più elevato sono state una Lamborghini Veneno Roadster, per oltre 5 milioni di franchi svizzeri (4,6 milioni di euro), e una Ferrari ibrida, circa 3 milioni di franchi (2,7 milioni di euro). Entrambe le vetture erano state presentate al Salone di Ginevra del 2013.

Il ricavato dell’asta sarà destinato a progetti con finalità sociali nella Guinea Equatoriale.

L’inchiesta nei confronti di Teodorin Obiang, insieme ad altre due persone, era stata aperta dal Tribunale di Ginevra nel 2016 per i reati di riciclaggio di denaro e distrazione di fondi pubblici. Il procedimento penale si è concluso lo scorso febbraio e la magistratura di Ginevra insieme alle autorità della Guinea Equatoriale hanno concordato che le auto sarebbero state vendute all’asta e i proventi destinati a un programma sociale dello Stato africano. La Guinea Equatoriale, inoltre, ha accettato di pagare 1,3 milioni di franchi per coprire le spese di procedura e di sequestro di uno yacht.