Cannabeasy, la startup che cerca tester per la Cannabis light

L'iniziativa è stata lanciata per selezionare le migliori qualità di canapa destinate al mercato italiano

“Cercasi tester per Cannabis light”: non è una provocazione, ma un progetto serio e articolato lanciato da una start-up italiana specializzata nella vendita online di Cannabis legale.

L’azienda è la “Cannabeasy” di Milano, e come suggerisce il nome, opera nel commercio di canapa light attraverso una rete di vendita e di consegna a domicilio nel pieno rispetto della normativa vigente. Quello che i promotori dell’iniziativa vogliono fare è promuovere una rete di tester retribuiti in grado di valutare la qualità dei prodotti commercializzati online.

Per candidarsi è sufficiente collegarsi al sito ufficiale dell’azienda dettagliando le proprie motivazioni, esperienze pregresse e competenze. Le valutazioni dovranno essere accurate e dettagliate, finalizzate ad un unico obiettivo: immettere nel mercato solo i prodotti migliori e più aderenti alle preferenze del target di riferimento.

Per questo motivo, i tester selezionati dovranno avere un profilo adeguato e requisiti altrettanto specifici: non basta essere semplici ‘appassionati’, insomma, ma veri esperti della canapa e delle diverse tipologie di infiorescenze.

Cannabis “light”: è davvero legale?

Nonostante l’esplosione che il mercato della canapa light ha conosciuto negli ultimi anni, molti si chiedono ancora se questo tipo di Cannabis sia effettivamente legale oppure no. Con l’approvazione della Legge numero 242 del 2 dicembre 2016, anche il Governo italiano ha introdotto la possibilità di coltivare e vendere la canapa con una percentuale di THC compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%. Dunque, ciò che viene valutato è la concentrazione di delta-9-tetraidrocannabiolo (THC) presente nell’infiorescenza. Oltre la soglia dello 0,6%, la cannabis è considerata illegale.

La corsa ad un mercato in netta ascesa

Cannabeasy” è un fortunato esempio di quanto l’espansione di questo mercato abbia raggiunto dimensioni davvero notevoli anche nel nostro Paese. Prendendo spunto dal food delivery, la giovane e dinamica start-up milanese continua a proporre servizi innovativi per differenziarsi dalla concorrenza sempre più agguerrita.

L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda proprio il “recruiting” di tester esperti per la selezione delle migliori tipologie di canapa light tra le decine di campioni omaggio che arrivano ogni giorno nella sede dell’azienda.

Un boom che nel giro di appena un anno ha segnato un trend forsennato, con aumenti a doppie cifre sia per quanto riguarda il numero di negozi fisici e virtuali in cui è possibile acquistare cannabis light, sia per quel che riguarda i consumi. Solo nel 2018, in Italia, sono nati 305 nuovi “growshop”, vale a dire il 75% in più rispetto al 2017.