In caso di possibile visita fiscale, l’esonero è previsto in determinati casi. Queste casistiche comprendono, ad esempio, malatie a rischio di vita, gravidanze complicate, infortuni sul luogo di lavoro. Anche per tutti coloro che beneficiano della cosiddetta Legge 104 è previsto l’esonero dalla visita fiscale. E’ bene ricordare che questa può essere effettuata in qualsiasi giorno della settimana, anche nei festivi, e già a partire dal primo giorno di malattia. Le fasce orarie in cui il lavoratore deve essere reperibile variano, però, in base al settore in cui si lavora.
Per chi ha la Legge 104, per la visita fiscale l’esonero è previsto solamente in un caso, ovvero laddove la patologia per la quale il lavoratore si assenta dal lavoro sia collegata ai motivi di invalidità che hanno dato diritto a beneficiare di detta legge. Cerchiamo di chiarire meglio il concetto con due esempi. Un lavoratore con la Legge 104 legata a motivi cardiaci si assenta dal luogo di lavoro per riscontrate problematiche al cuore. Questo lavoratore è completamente esonerato dall’obbligo di reperibilità per la visita fiscale.
Se, invece, lo stesso lavoratore (beneficiario, quindi, della Legge 104 per problemi di cuore) si assenta dal lavoro per un’altra malattia (come può essere, ad esempio, un’influenza) egli non è esonerato e potrà, quindi, essere suscettibile di controllo medico fiscale. E’ importantissimo che questa regola sia rispettata e conosciuta, in quanto sono molti i lavoratori che credono di essere esonerati semplicemente perché in possesso della Legge 104 per sè stessi o per un familiare vicino. Laddove l’esonero non sussista, la sanzione può essere molto pesante per il lavoratore che potrebbe perdere l’indennità per i giorni di malattia.
Soffermiamoci un attimo su questa legge. La Legge 104/92 è fatta a piena difesa dei diversamente abili, uomini e donne che presentano delle menomazioni a livello fisico o psichico tali da rendere il soggetto svantaggiato all’interno della società e anche dell’ambiente lavorativo. Chi beneficia della Legge 104 ha diritto a tre giorni di permesso ogni mese per le cure relative alla propria persona o a quelle di familiari. In questo caso la legge è applicabile per parenti o affini fino al terzo grado di parentela. Tutte le documentazioni vanno presentate all’ASL di competenza che, previo visita medica pluridisciplinare, valuterà caso per caso.