Lavorare per 4 giorni a settimana non solo è possibile, ma fa anche benissimo. Sia al lavoratore che all’azienda. Dopo il successo dell’esperimento durato 5 anni condotto in Islanda – che i ricercatori hanno definito “travolgente” – è ormai sdoganato il dibattito sulla settimana lavorativa ristretta.
In Europa e in altre parti del mondo se ne parla da un po’ e in diverse aziende è già realtà. Ora, il nuovo paradigma inizia a solleticare anche gli italiani. Tanto che alcune big stanno già provando la settimana di lavoro corta e altre vogliono capire cosa ne pensano i lavoratori.
Desigual e la settimana lavorativa di 4 giorni
Tra queste c’è il famosissimo brand spagnolo Desigual, che da sempre mette al centro della sua filosofia aziendale i concetti di “People First” e “Fun&Profit”. Fondata a Barcellona nel 1984, caratterizzata da colori sgargianti, tagli creativi e anticonformisti, oggi l’azienda conta oltre 2.700 dipendenti ed è presente in 107 Paesi attraverso 10 canali di vendita e 428 negozi monomarca.
Desigual è decisamente avanti nella ricerca di modelli innovativi di equilibrio tra lavoro e vita privata ed è diventata la prima azienda di moda in Spagna a riflettere su questo punto, così nodale. La pandemia, tra le altre cose, ha rimesso in discussione le priorità delle persone.
La proposta nasce dal desiderio di rendere Desigual “il miglior posto in cui lavorare, un luogo unico dove le persone possono svilupparsi professionalmente con un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, godendo di ciò che fanno e combinandolo con la loro vita privata” spiega il CEO Alberto Ojinaga. “Gli ultimi mesi ci hanno dimostrato che possiamo organizzare il nostro lavoro e i nostri team in modo diverso, pur rimanendo efficienti e dando priorità a ciò che è veramente importante”.
Questa è una strategia anche a lungo termine, che potrebbe rendere il brand più appetibile come organizzazione, permettendo di attrarre i migliori talenti e dimostrando “che siamo un’azienda diversa, dirompente, giovane e ottimista, che si trasforma costantemente e non ha paura di proporre nuove idee”.
Lavorare meno per stare meglio: chi decide
Il prossimo 7 ottobre i dipendenti di Desigual voteranno una proposta che, se passerà, porterà la settimana lavorativa a 4 giorni. Non solo: ci sarà anche un mix tra lavoro in presenza e smart working. I dipendenti della sede centrale avranno infatti l’opportunità di lavorare 3 giorni a settimana in loco, dal lunedì al giovedì, e 1 giorno a distanza a scelta.
Se approvata la proposta, 502 persone avranno la settimana lavorativa ridotta di 5 ore, dalle attuali 39,5 a 34,5. Perché si compia la piccola grande rivoluzione serve almeno il 66% dei voti favorevoli. Il nuovo modello partirebbe già a metà ottobre.
Nel frattempo, è stata avviata una campagna interna di informazione per risolvere qualsiasi dubbio e i dipendenti possono partecipare a un test pilota per valutare i benefici di questa nuova modalità di lavoro.
Cosa cambia se passa la proposta di settimana lavorativa ridotta
Come ovvio, saranno necessarie anche modifiche ai termini contrattuali dei dipendenti che ne beneficeranno, e il nuovo accordo comporterà una riduzione del salario associata alla riduzione delle ore, pari al 13%.
Ma attenzione: perché qui c’è un altro aspetto estremamente interessante e innovativo. L’azienda spagnola proporrà ai suoi dipendenti che l’onere di questa riduzione venga condiviso al 50%. Di conseguenza, i dipendenti riceveranno una riduzione salariale di appena il 6,5%.
L’iniziativa fa parte di un piano più ampio per offrire modelli innovativi di equilibrio lavoro-vita privata, che comprenderà anche l’attuazione di miglioramenti per gli altri dipendenti che non hanno diritto a questo orario a causa delle esigenze specifiche del loro lavoro, come i lavoratori dei negozi e i team commerciali e operativi, e il rafforzamento del servizio ai negozi e ai centri logistici.