È entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il reddito di cittadinanza, la misura simbolo dei 5Stelle. Entro 30 giorni dalla pubblicazione in GU del testo del decreto legge, l’Inps dovrà rendere disponibili i moduli per effettuare la richiesta. Le domande potranno essere presentate a partire dal 6 marzo.
Gli adempimenti potranno essere svolti direttamente online sul portale che metterà a disposizione lo stesso Istituto di previdenza, oppure ci si potrà recare alle Poste per presentare la domanda o farsi aiutare dai Caf. Il passaggio centrale è la predisposizione del modello Isee del reddito. Le Poste provvederanno poi a spedire le “carte di cittadinanza” ai beneficiari. I primi accrediti dovrebbero arrivare nel mese di aprile. Ecco tutte le tappe.
FEBBRAIO, SI LAVORA AL MODULO DI DOMANDA – L’Inps ha tutto il mese di febbraio per predisporre il modulo per presentare la domanda e il modello di comunicazione dei redditi che va compilato in caso di variazione della condizione occupazionale dei beneficiari.
MARZO, SI PRESENTA LA DOMANDA – Pronto il modulo, chi pensa di avere diritto al beneficio potrà inviare la domanda all’Inps, che avrà poi 5 giorni di tempo per verificare il possesso dei requisiti. A marzo si potrà cominciare effettivamente a richiedere il reddito.
APRILE, CARTA A PARTIRE DAL 6 – A questo punto il beneficio può essere richiesto online, nei Caf che abbiano già stipulato una convenzione con l’Inps, o alle Poste. Agli sportelli degli uffici postali la carta potrà però essere consegnata o ricaricata solo a partire dal sesto giorno del mese, per evitare eccessiva affluenza nei primi giorni in cui alle Poste si ritira anche la pensione.
MAGGIO, REDDITO VA SPESO SUBITO – Se lo si è ricevuto già a fine aprile, bisogna ricordarsi di spendere il reddito entro maggio, pena la decurtazione del 20% dell’importo il mese successivo. Entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito, quindi sempre nel mese di maggio se si è tra i primi beneficiari, bisogna però anche attivarsi per dichiarare “l’immediata disponibilità al lavoro” nei centri per l’impiego, i patronati o sulla piattaforma online appositamente predisposta dall’Anpal SIUPL. Negli stessi 30 giorni i richiedenti sono convocati dai centri per l’impiego (se sotto i 26 anni, se disoccupati da meno di 2 anni o beneficiari di Naspi o se già parte di un patto di servizio) o dai servizi per il contrasto alla povertà dei Comuni. Nel primo caso dovrà essere sottoscritto il patto per il lavoro e nel secondo caso il patto per l’inclusione sociale.