Boom di richieste per questa elettrica: si lavora anche a Natale

Una delle auto più richieste del momento è elettrica. La domanda è così elevata che gli operai lavoreranno senza sosta anche alla vigilia di Natale e Capodanno

Nei prossimi cinque anni il gruppo Exer spenderà 30 miliardi di euro per produrre veicoli elettrici. Lo ha affermato il presidente di Stellantis, John Elkann, nei giorni scorsi: nei prossimi 10 anni, ha sottolineato, il 70% delle auto prodotte dall’azienda sarà ibrida plug-in o elettrica pura.

Il modello del momento è la Nuova Fiat 500 full electric, best seller elettrica in nove mercati nazionali, richiestissima. E data la domanda così elevata, negli stabilimenti si lavorerà anche la vigilia di Natale e Capodanno per soddisfarla. L’obiettivo è produrre 5 mila esemplari in tutto dicembre.

Boom di richieste per questa elettrica: si lavora anche a Natale

Come riportato da Repubblica, a Torino l’obiettivo dello stabilimento di Mirafiori, dove si produce la 500 elettrica, è quello di sfornarne almeno 5 mila esemplari. Serviranno gli straordinari, e non solamente nei weekend: si lavorerà infatti anche alla vigilia di Natale e l’ultimo giorno dell’anno, pur rimanendo la produzione per tutto il mese a un turno solo. Lo hanno confermato i sindacati Uilm, Film, Fismic e Uglm, che hanno fatto circolare un volantino per informare i circa 30 mila operai addetti alle carrozzerie delle novità (Fca, multa milionaria al colosso dell’auto: cosa sappiamo).

Svolta elettrica, i numeri del futuro annunciati da Stellantis

Ormai la svolta elettrica (settembre d’oro per l’elettrica: è l’auto più venduta in Europa), nel mondo della produzione delle auto, è una realtà e non è più una previsione. Elkann ha spiegato che nei prossimi cinque anni il Gruppo Stellantis spenderà 30 miliardi di euro ed entro i prossimi 10 il 70% delle auto vendute in Europa sarà ibrida plugin o elettrica pura” (anche la Ferrari avrà un’auto elettrica: l’annuncio di Elkann e la reazione della Borsa).

Il numero uno di Stellantis ha poi aggiunto che l’Italia sta giocando “un ruolo di primo piano, a tutti i livelli”. Ossia a livello di:

  • produzione dei nuovi modelli;
  • assemblaggio delle batterie;
  • ricerca applicata;
  • sperimentazione delle infrastrutture di ricarica e di trasmissione di energia.

Per Elkann questa è una fase “entusiasmante, ricca di progetti e di nuove idee, che ci ricollega alla fase pioneristica dei nostri padri fondatori”. Il presidente del Gruppo ha anche posto l’accento sul fatto che il mondo dell’auto sia tornato a essere guardato con attenzione da quello accademico, della ricerca, e anche dei mercati finanziari.

Rispetto al passato, però, Elkann ha evidenziato anche delle differenze: “Capacità manifatturiere e know-how di ingegneria meccanica continuano a essere alla base dell’industria automotive, ma è dal software e dalla digitalizzazione di tutti i processi che arrivano le novità più prorompenti”.