Bonus 200 euro, regole diverse in base al lavoro: come fare

L'indennità una tantum automatica per i dipendenti può essere richiesta con modalità differenti a seconda dell'attività

Nella busta paga di luglio la maggior parte degli aventi diritto riceveranno il bonus da 200 euro in automatico. Tra gli oltre 31 milioni di lavoratori, disoccupati e pensionati beneficiari, circa 15 milioni sono dipendenti del privato o del pubblico, collaboratori domestici o lavoratori stagionali, del turismo e dello spettacolo. Ma a seconda della propria attività e del comparto di appartenenza possono variare le modalità di erogazione del sussidio e i requisiti per la richiesta.

Bonus 200 euro, regole diverse in base al lavoro: i dipendenti

Nel caso dei dipendenti pubblici e privati il bonus da 200 euro verrà corrisposto automaticamente nell’assegno di luglio, salvo dei casi specifici in cui potrebbe essere necessaria la compilazione da parte del beneficiario di un’autodichiarazione (qui l’approfondimento su chi riceverà il bonus da 200 euro con le regole per lavoratori e pensionati).

In attesa di chiarimenti, sull’articolo 31 del cosiddetto decreto “Aiuti” Dl 50/2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso, con il quale viene istituto per l’anno in corso il fondo da 500 milioni di euro per l’indennizzo una tantum, il dipendente potrebbe dover dichiarare che i 200 euro ricevuti in busta paga siano gli unici.

Il lavoratore potrebbe, infatti, avere diritto due volte al bonus perché appartenente a un’altra categoria che rientra tra le destinatarie della misura, come ad esempio essere titolare di trattamento pensionistico.

Due i requisiti fondamentali per ricevere in automatico il bonus da 200 euro tramite il datore di lavoro:

  • il lavoratore deve aver beneficiato, almeno per un mese, da gennaio ad aprile, dello sconto contributivo dello 0,8% previsto dalla legge di Bilancio 2022, che spetta a chi ha una retribuzione imponibile mensile entro 2.692 euro;
  • il lavoratore deve dichiarare che non percepisce trattamenti pensionistici e che non è beneficiario del reddito di cittadinanza

Bonus 200 euro, regole diverse in base al lavoro: i lavoratori domestici

Diverso il caso per i circa 750mila collaboratori domestici, badanti o baby sitter con anche più di un rapporto di lavoro, a cui spetta il bonus. Saranno loro a doverlo chiederlo all’Inps, tramite patronato che dovrà accedere a sua volta alla piattaforma in corso di allestimento da parte dell’Ente previdenziale (qui abbiamo spiegato come fare domanda per colf e badanti).

Per accedere all’indennità da 200 euro i lavoratori domestici dovranno essere in possesso di un contratto di lavoro domestico alla data di entrata in vigore del decreto, dunque attivato prima del 18 maggio 2022.

Nei confronti di questa categoria non sono stati fissati limiti di reddito per poter beneficiari del bonus, a differenze delle altre per le quali è stato stabilito un tetto massimo di 35 mila euro (qui abbiamo parlato della possibilità del bonus 200 euro anche ai precari della scuola).

Bonus 200 euro, regole diverse in base al lavoro: lavoratori stagionali, del turismo e dello spettacolo

Dovranno inoltrare la richieste per ricevere il bonus da 200 euro anche i lavoratori stagionali a termine e intermittenti nei seguenti casi:

  • gli stagionali che nel 2021 abbiano lavorato per almeno 50 giornate:
  • i lavoratori stagionali iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati;
  • i lavoratori stagionali che non abbiano un reddito superiore a 35mila euro;

L’indennità arriverà senza bisogno di fare domanda a tutti quei lavoratori stagionali, dello spettacolo e a tempo determinato del turismo, che hanno già ricevuto indennità Covid previste per chi aveva perso o ridotto il lavoro nel 2021.