Ministero della Giustizia: concorso per 300 notai

La domanda va compilata tramite form telematico entro il 9 novembre. L'esame prevede 3 prove scritte e 3 orali

A cura di
Diario Lavoro

Come ogni anno il Ministero della Giustizia ha indetto il concorso, per esame, a 300 posti di notaio. Per essere ammessi al concorso, gli aspiranti devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine di presentazione  della domanda (cioè il 9 novembre), dei seguenti requisiti e non devono aver compiuto gli anni cinquanta :

1) essere cittadino italiano o di un altro Stato membro dell’Unione europea ed aver compiuto l’età di anni 21;

2) essere di moralità e di condotta sotto ogni rapporto incensurate;

3) non aver subìto condanna per un reato non colposo punito con pena non inferiore nel minimo a sei mesi, ancorché sia stata inflitta una pena di durata minore;

4) essere fornito della laurea in giurisprudenza o della laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza date o confermate da una università italiana o di titolo riconosciuto equipollente ai sensi della legge 11 luglio 2002, n. 148;

5) avere ottenuto l’iscrizione fra i praticanti presso un Consiglio notarile ed aver fatto la pratica per diciotto mesi, di cui almeno per un anno continuativamente dopo la laurea. La pratica si effettua, dopo l’iscrizione nel registro dei praticanti, presso un notaio del distretto, designato dal praticante, col consenso del notaio stesso e con l’approvazione del Consiglio.

Per coloro che sono stati funzionari dell’ordine giudiziario almeno per un anno, per gli avvocati in esercizio da almeno un anno, è richiesta la pratica per un periodo continuativo di otto mesi.

Non sono ammessi al concorso:

a) coloro che non siano in possesso di uno o più tra i requisiti di ammissione di cui presente bando;

b) coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, sono stati dichiarati non idonei in tre precedenti concorsi per esami a posti di notaio, banditi successivamente all’entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69.

Le prove d’esame richieste sono le seguenti:

l’esame scritto consta di tre distinte prove teorico-pratiche, riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, di cui uno di diritto commerciale. In ciascun tema sono richiesti la compilazione dell’atto e lo svolgimento dei principi attinenti agli istituti giuridici relativi all’atto stesso.

– l’esame orale consta di tre distinte prove sui seguenti gruppi di materie:

diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio; disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili; disposizioni concernenti i tributi sugli affari.

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