Tutti gli aumenti in busta paga: chi riceverà di più

Non solo bonus contro il caro prezzi, con il rinnovo dei contratti sono diversi i lavoratori che hanno già visto o vedranno presto aumentare gli importi in busta paga

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Non solo bonus contro il fenomeno del caro prezzi, i rinnovi contrattuali (avvenuti, promessi, in procinto di conclusione) stanno interessando diverse categorie di lavoratori, che hanno già visto o vedranno presto aumentare gli importi in busta paga. Vediamo, nello specifico, che cosa è cambiato o sta cambiando, sia nel settore pubblico che nel privato.

Rinnovo contratti sanità: di quanto aumentano gli stipendi di medici, infermieri e oss

Procedendo in ordine temporale, l’ultimo accordo sindacale che inciderà sulle retribuzioni mensili dei lavoratori riguarda – nello specifico – il settore sanitario. In attesa di firma definitiva, il rinnovo del contratto del reparto sanità prevede una nuova indennità che, di fatto, aumenta lo stipendio dei medici in media di 175 euro al mese, ma non solo.

Gli aumenti interesseranno tutto il comparto, quindi anche infermieri e oss, con il via libera all’adeguamento delle retribuzioni che si realizzerà con una maggiorazione degli importi nei cedolini pari al 7,22% (ogni mese).

Questa novità interessa circa 600 mila dipendenti impiegati nella sanità a vario titolo, anche quelli che sono stati assunti e hanno lavorato in piena pandemia, come supporto durante l’emergenza sanitaria.

“Con il via libera definitivo del CCNL si riconoscono aumenti e indennità specifiche alle lavoratrici, ai lavoratori e ai professionisti che, in questi anni, si sono distinti in una fase drammatica della vita del nostro Paese”, ha dichiarato, a margine della sottoscrizione del nuovo CCNL Sanità Pubblica, il segretario generale della CISL FP, Maurizio Petriccioli. “È un contratto fortemente innovativo – ha poi aggiunto lo stesso – viene riscritto il sistema di classificazione, passando dalle attuali categorie alle nuove Aree, garantendo a tutto il personale nuove opportunità di crescita economica”.

“La sottoscrizione – ha poi concluso il segretario Petriccioli – non rappresenta per noi un punto di arrivo: il carovita e l’aumento dell’inflazione, la tassa più subdola che colpisce soprattutto chi vive solo del proprio salario, impongono un impegno inderogabile: proseguire nello sviluppo normo-economico del comparto per avvicinare i salari delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti ai livelli europei, dando pieno riconoscimento a chi opera nei servizi sanitari, socio-sanitari, socio-assistenziali del nostro Paese”.

Aumentano anche gli stipendi degli impiegati nel settore Gas-Acqua

Il rinnovo per i sanitari si va ad aggiungere a quello del settore Gas-Acqua: con un accordo siglato a settembre 2022, infatti, per gli impiegati in questo comparto il nuovo contratto collettivo nazionale ha previsto specifici aumenti in busta paga. Si tratta di incrementi esponenziali, fino a 220 euro, che verranno riconosciuti a termine del triennio 2022-2024.

Gli importi in busta paga non aumenteranno quindi ogni mese ma saranno così riconosciuti:

  • + 41 euro a partire dal mese di ottobre 2022;
  • + 71 euro a partire dal mese di ottobre 2023;
  • + 91 euro a partire dal mese di ottobre 2024.

Gli impiegati del settore Gas-Acqua potranno inoltre contare su un incremento dello stipendio pari a 17 euro al mese erogato per quattordici mensilità durante l’anno, sia per il 2023 che per il 2024, per un totale di 3.521 euro. Un ruolo a parte invece giocheranno reperibilità e straordinari.

Rinnovo contratti Pubblica Amministrazione: a che punto siamo

Mentre pare ormai certa la sorte dei navigator (dei contratti in scadenza e del rinnovo negato ne abbiamo parlato qui), a ottobre il governo ha dato il via libera al contratto Funzioni locali, che interessa circa 430 mila dipendenti. Si tratta, nello specifico, dell’ipotesi di CCNL relativo al personale del comparto delle Funzioni locali per il triennio 2019-21, con un accordo che prevede l’incremento retributivo, sopra i 100 euro mensili, e degli arretrati, ma anche un sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.

Inoltre è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione.

“C’è il passaggio alla Corte dei conti e, poi, la sottoscrizione definitiva, che potrebbe avvenire entro metà novembre”, ha dichiarato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo dopo la conclusione delle trattative. “Ora occorre concentrare gli sforzi sul rinnovo del contratto dell’Istruzione e ricerca per il quale abbiamo calendarizzato quattro riunioni”, ha poi aggiunto lo stesso.

Stipendi in aumento per insegnanti e forze dell’ordine: le promesse del governo Meloni

E a proposito di Istruzione, sempre rimanendo nel settore pubblico, si parla da diversi giorni ormai del rinnovo del contratto scuola. Stando alle trattative avviate e alle prime prese di posizione dei sindacati, quello a cui si punta è un aumento degli stipendi di circa 100 euro al mese.

L’accordo interesserebbe oltre 10.000 insegnanti delle scuole statali e interviene su tre punti specifici:

  • l’aumento dello stipendio individuale e degli importi accessori;
  • una gestione più flessibile del premio di rendimento;
  • una retribuzione più flessibile in favore del personale distaccato.

Dopo la firma dell’accordo preliminare, la bozza del primo contratto scuola dovrà essere esaminata dalla Corte dei Conti, poi il documento verrà presentato alla Giunta per la sua approvazione. La firma arriverà in definitiva solo una volta ottenuto il parere favorevole del Ministero dell’Istruzione. L’aumento degli stipendi degli insegnanti, però, era uno dei punti del programma elettorale di Giorgia Meloni, quindi non dovrebbero esserci intoppi in questo senso. Nello stesso programma, dalla nuova premier neo eletta, era stato promesso anche un aumento delle retribuzioni di polizia e forze dell’ordine in generale. Su questo fronte, però, nessuna novità, né da parte dei sindacati, né da parte dell’esecutivo (al momento impegnato a far quadrare i conti sul fronte pensioni e bonus, ve ne abbiamo parlato qui).

Anche le aziende private stanno aumentando gli stipendi: i primi interventi contro il caro prezzi

Qualcosa, in termini di aumenti retributivi, si muove anche nel settore privato. Con l’aumento del costo della vita e le proteste dei dipendenti (sfociate in scioperi che hanno bloccato il paese in molti casi, ve ne avevamo parlato qui), Lufthansa per esempio ha deciso di aumentare gli stipendi dal 9 al 17% a 19 mila assistenti di volo. L’obiettivo è evitare un altro blocco delle attività e trattenere il personale, in un settore dove già sono molte le compagnie in carenza di organico. La maggiorazione degli importi in busta paga, però, in questo caso è a tempo determinato: l’accordo raggiunto con i sindacati infatti vincola l’azienda fino al 31 dicembre dell’anno prossimo (quando scade il contratto).

Sulla stessa scia, e a seguito delle richieste dei sindacati, è arrivata la decisione di Amazon. Il colosso USA, infatti, dopo aver aumentato il salario minimo dei dipendenti impiegati in America (da 18 a 19 dollari l’ora), ha deciso di incrementare anche gli importi in busta paga dei lavoratori Italiani. In quest’ultimo caso, nello specifico, l’accordo prevede un aumento del 2% della retribuzione base e dei buoni pasto che passano da 5 a 7 euro. Inoltre, ai dipendenti verrà riconosciuto un “bonus straordinario” pari a 500 euro (o minore e in misura proporzionata alle ore per i contratti part time), spendibile attraverso buoni spendibili sulla piattaforma di welfare aziendale entro fine anno.