Economia circolare, il riciclo del legno ha generato 6.000 posti di lavoro

Uno scenario positivo quello che emerge dai dati raccolti dal Politecnico di Milano: il riciclo del legno produce lavoro e non solo

La parola d’ordine è economia circolare, un sistema che consente allo stesso tempo di essere sostenibili riciclando prodotti già utilizzati.

E un settore in crescita che sta generando profitti importanti per l’Italia è quello del riciclo del legno. Naturale e resistente, questo materiale che si trova in natura, sta generando un impatto economico importante in termini di fatturato e di posti di lavoro.

Il nuovo trend è infatti quello della filiera del legno che sta spingendo sempre più imprese a investire in questo campo. A rivelarlo sono i dati del rapporto prodotto dal Politecnico di Milano e dove un ruolo determinante è stato occupato da “Rilegno” e da “FederlegnoArredo”. Diversamente da altri Paesi che bruciano il legno già utilizzato per produrre energia, in Italia – grazie al sistema Rilegno – è possibile riutilizzare il 30% circa degli imballaggi recuperati in legno, come cassette della frutta, gabbie, pallet e di riciclarne il resto. In questo modo sono stati prodotti “nuovi” pannelli truciolari da arredo, consentendo una riduzione del consumo di CO2 pari a circa il 2% di quella prodotta in Italia.

Il rapporto del Politecnico ha analizzato il processo messo in atto da “Rilegno”, che ha permesso di raccogliere una grande quantità di legno: solo nel 2017 si stimano circa 2.5 milioni di tonnellate.

Non si tratta solo di un importante beneficio dal punto di vista ambientale: allo stesso tempo questo processo ha generato maggiore sviluppo e un tasso occupazionale più alto. Dati alla mano, sono stati prodotti 6.000 posti di lavoro e  l’impatto economico è di 1,4 miliardi di euro.

Uno scenario questo, in cui si inserisce alla perfezione “FederlegnoArredo”, leader nel campo del legno e dell’arredo e attiva nel settore dell’eco-sostenibilità tramite l’attenzione verso le fasi produttive delle aziende, ma anche nei confronti della progettazione e del design.

Come affermato dal presidente di FederlegnoArredo: “La filiera italiana del legno-arredo è la migliore al mondo per percentuali di riciclo. Più del 95% del legno raccolto è riciclato: i pannelli sono costituiti quasi totalmente da legno recuperato e questo la rende unica al livello globale. La versatilità del legno lo rende adatto anche al riutilizzo. Per non parlare dei tanti materiali innovativi riciclati: la forte spinta verso una circolarità dell’economia e il costante investimento in termini di ricerca e sviluppo, aprono nuove frontiere che consentono di pensare, e ripensare, i prodotti in maniera diversa, fin dalla loro progettazione”.

Quello delineato è un quadro promettente e che ha tutte le carte in regola per portare grandi risultati in termini economici e occupazionali, anche in futuro.