(Teleborsa) La mancanza di lavoro, per i giovani e meno giovani, specie al Sud, è sicuramente il più grande nemico da battere sulla strada che porta alla ripresa, specie in tempi dove la crisi fa la voce grossa ormai da anni. In quest’ ottica, arrivano novità decisamente positive per “Resto al Sud”, l’incentivo del Governo gestito da Invitalia per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, che da sempre fanno maggior fatica rispetto al Nord che procede a velocità più spedita, seppur in presenza di difficoltà che riguardano purtroppo, senza distinzione, tutte le aree dello Stivale.
RESTO AL SUD, SI ALLARGA LA PLATEA – La possibilità di fruire delle agevolazioni, finora riservate solo agli under 36, viene estesa anche agli under 46 e ai liberi professionisti. Con la legge di bilancio 2019 si amplia dunque la platea di destinatari delle agevolazioni che offrono contributi per l’avvio di imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
COME FUNZIONA E COSA FARE – I liberi professionisti che intendono accedere all’incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un’attività analoga a quella proposta per il finanziamento. Inoltre, dovranno mantenere la sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno interessate.
A poter beneficiare delle agevolazioni potranno essere, per esempio, i professionisti, ex dipendenti di uno studio, che vorranno aprirne uno proprio o chiunque voglia uscire da una situazione di precariato o lavoro irregolare. L’obiettivo è quella di offrire una possibilità a chi vuole investire sulle proprie competenze ma ha difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.