Col Reddito di cittadinanza finalmente approvato in Cdm, l’attenzione si sposta ora sulla figura del “Navigator”, figura centrale per la misura, a cui sta lavorando la struttura che li prenderà in carico, Anpal Servizi.
La loro retribuzione oscilla intorno ai 30mila euro lordi annui (vale a dire circa 1.700/1.800 netti al mese, contribuzione esclusa). La selezione si annuncia molto snella, per titoli e colloqui. Tra qualche giorno sarà pubblicata una call sul sito dell’Agenzia nazionale per le politiche attive con un avviso di 15 giorni per le domande.
“Ho incontrato il professor Parisi, sto cercando di dargli tutto il supporto per metterlo al corrente della complessità del sistema e quindi consentirgli di lavorare al meglio quando prenderà l’incarico. Lui ha chiesto ad Anpal Servizi di individuare quelle che sono le competenze specifiche che deve avere il ‘navigator’ per operare sul mercato del lavoro italiano, dalla legislazione alle regole fino alla capacità di incrociare domanda e offerta di lavoro”. Così Maurizio Del Conte, presidente uscente di Anpal, in un’intervista ad Adnkronos/Labitalia, racconta l’identikit del Navigator.
I PERCORSI – “Incontrando Parisi – continua Del Conte – gli ho spiegato un po’ quali sono i percorsi che ci vorranno per l’assunzione dei navigator. Noi abbiamo effettivamente un nostro profilo di bravo ed efficace operatore del mercato del lavoro e a quello faremo fondamentalmente riferimento e poi lo proporremo al professor Parisi. Poi, lui vedrà se ci sono ulteriori modifiche da introdurre o caratteristiche ulteriori che a suo modo di vedere sono necessarie per questa figura”.
I REQUISITI – È richiesta una laurea magistrale in economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione (l’esecutivo si attende almeno 50/60mila domande).
Naturalmente, continua Del Conte, “faremo riferimento a quelle che sono le caratteristiche degli operatori dei centi per l’impiego più esperti, con più capacità”. In sintesi, “il navigator – spiega – deve conoscere le regole e cioè benefici, incentivi e sussidi di disoccupazione, con le differenze messe in campo a livello regionale e territoriale, avere conoscenza tecnica e giuridica precisa, avere capacità anche di orientatore e valutatore delle competenze professionali di chi si presenta allo sportello, in modo tale da realizzare un bilancio delle competenze del disoccupato. Ed essere capace di leggere come si muove il mercato territorialmente, essendo così in grado di incrociare domanda e offerta di lavoro, andando a incrociare le imprese con i beneficiari del redito di cittadinanza”.
In collaborazione con Adnkronos