
Il 31 gennaio è una data di fondamentale importanza per chi ha iniziato a percepire il Reddito di cittadinanza a partire dallo scorso anno. Entro quella data, infatti, è necessario rinnovare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) Isee relativa al 2021, scaduta il 31 dicembre, per continuare a ricevere regolarmente i pagamenti del sussidio. In caso contrario, l’Inps potrà sospendere l’erogazione dell’assegno.
Inoltre, chi non avrà almeno il green pass base, quello che si ottiene con tampone e dura 48 ore, dal 1° febbraio non avrà più l'accesso ai centri per l'impiego per partecipare ad attività e colloqui da svolgersi rigorosamente in presenza.
Reddito di cittadinanza, necessario il rinnovo della DSU
Chi non aggiornerà l’Isee entro il 31 gennaio, rischia di perdere il Reddito di cittadinanza di febbraio 2022. La dichiarazione Isee ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata. Tutti i beneficiari del Reddito o Pensione di cittadinanza che hanno presentato la DSU nel corso del 2021 devono pertanto rinnovarla entro il 31 gennaio 2022 per non perdere la continuità nel pagamento della prestazione.
Le prestazioni del mese di gennaio sono riferite ai redditi di dicembre e saranno pertanto messe in pagamento per tutti i beneficiari. A partire dal mese di febbraio, invece, il calcolo dei redditi e pensioni di cittadinanza sarà riferito alle Dsu valide del mese di gennaio e sarà quindi necessario disporre di un Isee aggiornato.
In presenza dei presupposti di legge, il nucleo potrà presentare la Dsu per Isee corrente previa presentazione della Dsu per Isee ordinario. Le dichiarazioni Isee presentate a partire dal 1° gennaio 2022 avranno validità fino al 31 dicembre 2022.
Reddito di cittadinanza, cosa succede a chi non rinnova l’Isee
L’Inps ricorda che il rinnovo dell’Isee è fondamentale per continuare a percepire anche tutte le numerose prestazioni assistenziali e bonus previsti dalla normativa vigente. Ai beneficiari di Reddito o Pensione di Cittadinanza che al 31 gennaio non dovessero ancora aver presentato il nuovo Isee 2022, la prestazione sarà sospesa e sarà poi istruita entro il mese solare successivo a quello di presentazione della DSU. Non si rischia dunque di perdere il contributo, ma non lo si potrà ricevere fino a quando non si presenterà il nuovo Isee 2022, che confermerà il possesso dei requisiti. Una volta regolarizzata la situazione, l’Inps provvederà a versare due assegni mensili fino all’allineamento temporale e alla compensazione degli arretrati sospesi in precedenza.
Reddito di cittadinanza, green pass obbligatorio
Il Green Pass sarà un pre-requisito indispensabile per conservare il diritto a percepire il Reddito di cittadinanza. L’obbligatorietà scatterà dal prossimo 1° febbraio.
La Legge di bilancio obbliga infatti chi percepisce il sussidio a frequentare i centri per l’impiego e partecipare ad attività e colloqui da svolgersi rigorosamente in presenza. Il decreto Covid del 7 gennaio scorso dispone inoltre che l’ingresso negli uffici pubblici sia subordinato alla presentazione almeno del green pass “light”, cioè quello che si ottiene con tampone e dura 48 ore.
A partire dal 1° febbraio 2022, dunque, i percettori del Rdc dovranno sottoporsi necessariamente almeno a un tampone antigenico al mese se vorranno prendere parte ai colloqui che garantiscono il diritto al sostegno economico. Chi non risulterà vaccinato o quantomeno tamponato non potrà entrare nei centri per l'impiego.