Lavoro, imprese pronte a un milione di assunzioni ma profili introvabili

Le stesse imprese però stimano che uno su tre dei possibili nuovi posti di lavoro resteranno vacanti. Ecco le figure più richieste

Le imprese italiane sono pronte a un milione di assunzioni nei prossimi mesi del 2020. Ma un terzo di queste assunzioni, il 30,6% circa 355mila posizioni, rischiano seriamente di rimanere vacanti per mancanza di profili adeguati alla tipologia di competenze richieste. Si tratta di specialisti in scienze informatiche, specialisti in fisica e chimica e tecnici specializzati in varie discipline. Profili praticamente introvabili.
È quanto emerge da una ricerca di Unioncamere pubblicata da Il Sole 24 Ore, a fronte dei dati sulla disoccupazione.

Lavoro, i profili professionali introvabili

Guardando meglio i dati di Unioncamere, si scopre che è caccia ai nuovi profili professionali legati all’innovazione tecnologica 4.0. I giovani sono più colpiti, con picchi del 65% tra offerta e opportunità raccolte per quel che riguarda gli specialisti in scienze informatiche, in chimica e in fisica. Sono richiestissime le figure di data scientist e data analyst, ma anche di ingegneri con preparazione digitale, operai specializzati in tutte le nuove mansioni professionali legate a “Industria 4.0” e alle trasformazioni della digital economy.

In pratica sono quasi “introvabili” tecnici, diplomati e provenienti dagli Its (gli Istituti tecnici superiori) di cui le imprese meccaniche, meccatroniche, chimiche ma anche tessili e della moda avrebbero un grande bisgno.

Quindi specializzarsi e diventare chimici, esperti in marketing, modellisti di capi di abbigliamento, addetti alle lavorazioni dei prodotti alimentari potrebbe aiutare a trovare un posto di lavoro.

Sono introvabili persino i “ragionieri”, mentre nella meccanica la figura più richiesta è il tecnico in campo ingegneristico; nel settore alimentare si cercano gli addetti alla lavorazione del prodotto; nell’arredo gli attrezzisti e tecnici del trattamento del legno; nella chimica l’analista chimico e il tecnico di laboratorio; nella moda i modellisti e i prototipisti; nell’Ict gli analisti programmatori e gli sviluppatori di software e app.