Infortuni sul lavoro, in arrivo taglio sulle tariffe Inail

Il riordino delle tariffe per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali potrebbe scattare già dal prossimo primo gennaio

“Stiamo lavorando a un riordino delle tariffe per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali che potrebbe scattare già dal prossimo primo gennaio”. A dirlo è il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

L’obiettivo è dare respiro alle aziende “tenuto conto che la gestione Inail presenta un avanzo di gestione”. L’ipotesi a cui i tecnici stanno ancora lavorando prevede un risparmio per le aziende di circa 600 milioni che vanno ad aggiungersi al taglio di 1,2 miliardi già operato a partire dal 2016. La nuova tariffa, dunque comporterebbe per l’Inail minori entrate per circa 1,8 miliardi di cui 1,2 già in essere dal 2016 e 600 milioni a partire dal 2019. Si tratterebbe comunque di una riduzione ampiamente sostenibile dalle casse dell’Inail.

Non sembra un’operazione impossibile dal punto di vista economico. Il bilancio consuntivo dell’Istituto relativo al 2017 evidenzia infatti un avanzo finanziario di oltre 1,6 mld, quello del 2016 un avanzo di 1,5 mld e per l’esercizio in corso le proiezioni mostrano un avanzo in linea con i due anni precedenti. Si tratta di avanzi che tengono già conto della riduzione di 1,2 miliardi e che, ad avviso dei tecnici, offrono buone garanzie per la copertura dell’ulteriore riduzione delle tariffe di 600 milioni a partire dal prossimo anno.

Le nuove tariffe, per essere operative a partire dal prossimo primo gennaio dovranno essere adottate con decreto interministeriale Lavoro – Mef in tempi rapidi per poter consentire all’Istituto di comunicare correttamente alle imprese gli importi da pagare a partire già dalla prima scadenza di febbraio. Inoltre per una coerente applicazione delle nuove tariffe saranno necessari alcuni interventi normativi da adottare con la prossima legge di bilancio. Si tratta in particolare della ridefinizione dello sconto edile per limitarne l’applicazione al solo settore previdenziale in senso stretto e l‘abolizione del premio per la silicosi e asbestosi.

In collaborazione con Adnkronos

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