Com’è cambiata la visione strategica tra gli imprenditori e i dirigenti del tessuto imprenditoriale nazionale con l’impatto della crisi pandemica e delle attuali tensioni geopolitiche? Il grave shock economico provocato dall’emergenza Covid-19 ha rappresentato una sfida senza precedenti per le imprese ma anche una opportunità per attuare un cambiamento necessario ma sempre posticipato.
Imprese post-Covid, quali scenari?
Temi attualissimi sui quali EY ha condotto nel mese scorso una survey tra le aziende italiane da cui emerge un messaggio importante per il futuro dell’imprenditoria: le imprese stanno affrontando sfide senza precedenti riuscendo a reagire alle continue trasformazioni e incertezze grazie alla propria resilienza e capacità di cambiamento.
“Digitalizzazione e sostenibilità sono le due leve che permetteranno alle imprese italiane di essere resilienti e costruire le basi per un nuovo futuro”, dice Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West. Per questo, il PNRR continua ad essere una grande occasione di trasformazione, ma la sfida, per il 44% delle aziende che abbiamo intervistato, è quella di coadiuvare le opportunità del Piano con i propri piani di investimento. Oggi più che mai è fondamentale essere preparati alla trasformazione, mettendo in campo visione strategica, flessibilità e focus sull’execution”.
Digitalizzazione e sostenibilità, chiave del futuro
Secondo i risultati della survey, il 38% delle imprese dichiara di non aver cambiato il proprio business plan a seguito delle criticità emerse sul mercato. Per oltre il 50% di esse la digitalizzazione dei processi aziendali, con l’utilizzo anche della robotica (11%), risulta essere presente nei piani di investimento. Da segnalare che l’impegno per un business sostenibile non si ferma nonostante le difficoltà: il 52% delle imprese investe nella ricerca di fonti energetiche (31%) e di materie prime sostenibili (21%). In un ambiente competitivo, incerto e complesso il 49% degli imprenditori sta trasformando le proprie aziende per renderle più flessibili e pronte al cambiamento.
Proprio per celebrare gli imprenditori che sono stati in grado di contribuire in modo significativo allo sviluppo italiano da un punto di vista economico, ambientale e sociale, anche quest’anno sono aperte le candidature per la XXV edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® ideato e promosso da EY come riconoscimento che, dal 1997, celebra gli imprenditori capaci di contribuire in modo significativo allo sviluppo economico, ambientale e sociale del nostro Paese.
Pesa incognita inflazione
“I risultati della survey mostrano come gli investimenti e i piani di crescita delle aziende del Paese non si sono indeboliti nonostante le incertezze economiche mondiali. Le imprese non hanno perso fiducia nel futuro, ma sarà importante valutare quanto perdureranno le condizioni attuali e, in particolare, l’andamento dei prezzi e dell’inflazione in Europa”, sottolinea Massimiliano Vercellotti, Responsabile italiano del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno.