Potrebbe essere un finale d’estate difficile per i passeggeri Ryanair. I piloti inglesi hanno proclamato due scioperi, e altre agitazioni sono in arrivo.
L’astensione dal lavoro è stata indetta dal sindacato autonomo di categoria BALPA (British Airline Pilots Association) tra il 22 e il 23 agosto e tra il 2 e il 4 settembre. Motivo della protesta: il dilungarsi delle trattative per gli adeguamenti dei contratti di lavoro.
Ma non è finita qui, perché ai piloti basati nel Regno Unito potrebbero aggiungersi i colleghi irlandesi e portoghesi. In Irlanda, la patria della compagnia low cost, venerdì 9 agosto gli iscritti al sindacato FORSA-IALPA voteranno sull’eventualità di organizzare scioperi nelle prossime settimane. In Portogallo i piloti che aderiscono all’SNPVAC hanno minacciato di restare a terra per cinque giorni, ad agosto.
I passeggeri Ryanair dei voli che collegano il Regno Unito (e forse l’Irlanda e il Portogallo) con l’Europa e il resto del mondo potrebbero, quindi, avere vita non facile. I disagi sono previsti anche in diversi scali italiani.
BALPA, in una nota, ha fortemente criticato la compagnia che, sostiene, non ha voluto trattare coi sindacati per decenni (le associazioni di categoria sono state riconosciute da Ryanair nel dicembre 2017). Questo si è tradotto in una mancanza di capacità, da parte del management, di lavorare con i rappresentanti dei lavoratori, e nell’assenza di accordi standard “che un sindacato ragionevolmente si aspetterebbe in ogni posto di lavoro”. Da qui la protesta che, come spiega BALPA, riguarda le pensioni, gli incentivi sulla maternità, le indennità e la richiesta di un sistema retributivo equo e trasparente.
Anche l’estate scorsa era stata caldissima per Ryanair. Scioperi e cancellazioni di voli avevano causato molti disagi per i passeggeri, oltre che una riduzione dell’utile della compagnia.
Ryanair, dal canto suo, ha criticato la decisione di BALPA, sostenendo che gli scioperi non hanno il sostegno dei piloti (al sindacato è iscritto solo il 50% della categoria). In un comunicato ha invitato i lavoratori a riaprire le trattative, senza per ora ottenere risposta.
La situazione nel Regno Unito sembra quindi compromessa. Cosa succederà in Irlanda e in Portogallo? Il sindacato irlandese FORSA-IALPA deciderà venerdì 9 agosto se proclamare l’astensione dal lavoro. Le motivazioni dell’eventuale protesta, ha spiegato, sono le stesse che muovono i colleghi inglesi, tuttavia non ha comunicato le date in cui potrebbe esserci lo sciopero.
In Irlanda i piloti aderenti alla sigla SNPVAC hanno dato avviso formale di 5 giorni di sciopero a partire dal 21 agosto, per protestare contro il mancato adeguamento dei contratti previsto nell’accordo raggiunto con la compagnia a novembre.
Si avvicina quindi un fine agosto molto delicato per Ryanair. La compagnia low cost non solo dovrà fare i conti non gli scioperi, ma anche con gli esuberi annunciati dall’AD Michael O’Leary, a causa dei problemi legati alla crisi del Boeing 737 (ancora inutilizzabile) e all’effetto Brexit.