Coronavirus e cambiamenti, dal lavoro ai viaggi: come sarà la vita nel 2022?

Il New York Times ha provato ad immaginare che mondo ci aspetta anche dopo che avremo sconfitto il nemico invisibile

Uno tsunami, un terremoto, un evento epocale. Comunque lo vogliate chiamate, la pandemia di coronavirus partita dalla Cina tra fine 2019 e inizio 2020 è entrata nelle nostre vite ormai da mesi, rivoluzionandole completamente.

Non siamo più quel che eravamo e abbiamo dovuto assorbire un cambiamento epocale in un breve periodo di tempo tanto che non è affatto azzardato dire che c’era una vita prima del Covid e ce ne sarà un’altra dopo il covid.

Siamo davanti, un po’ impauriti e un po’ incuriositi, a un nuovo mondo che stiamo costruendo e continueremo a costruire fino a che il virus – o il nemico invisibile come in tanti l’hanno chiamato – non sarà stato sconfitto quando la nuova normalità con la quale abbiamo imparato non senza difficoltà a familiarizzare sarà diventato la nostra normalità.

Nei giorni scorsi, il New York times – in un articolo di  David Leonhardt ha provato ad immaginare come sarà il mondo nel 2022. 

Cambiamenti che erano già in corso che il coronavirus ha accelerato. Su tutti, secondo il giornale, il capitolo che riguarda i lunghi spostamenti e i viaggi lontano da casa. Gli spostamenti per lavoro diminuiranno sensibilmente.  Incontri e conferenze di persona non spariranno, ma saranno affiancati da sempre più frequenti incontri virtuali.

Ancora più radicale il cambiamento nel mondo del lavoro con tante aziende che hanno già prospettato ai loro dipendenti la possibilità di lavorare da casa per sempre. Se Google e Uber prevedono un ritorno sulle scrivanie non prima del prossimo anno, ai dipendenti di Facebook e Twitter sarà addirittura concesso scegliere se continuare a lavorare da casa per sempre

A rischio anche strutture in cui si concentrava un nutrito numero di persone a stretto contatto: cinema, centri commerciali, già in sofferenza potrebbero aver vita brevissima da qui a stretto giro con l’e-commerce che, di contro, metterà il turbo.

Iniziata come emergenza sanitaria, la pandemia è ben presto diventata una questione economica tanto che i Governi saranno chiamati a cambiare con tempestività i loro piani e le loro politiche. Istruzione e ambiente diventeranno tematiche al centro del dibattito insieme alla cura della nostra salute.