
La ministra Elena Bonetti ha annunciato delle novità importanti sul congedo di paternità. Il periodo di astensione dal lavoro diventerà più lungo per chi diventa papà, adotta oppure ottiene in affidamento un bambino: dagli attuali 10 giorni si arriverà a tre mesi, per favorire la parità di genere e riequilibrare i carichi di cura nelle famiglie.
Congedo di paternità esteso a 3 mesi, l'annuncio
Nell’emendamento sul congedo di paternità del ddl Family Act è inserita per i padri la possibilità di stare a casa con il bambino fino a tre mesi.
“Il governo si è già impegnato e continuerà a impegnarsi per garantire il congedo di paternità obbligatorio oltre i dieci giorni previsti – ha dichiarato la ministra– nel Family Act si prevede fino a tre mesi di congedo di paternità con un aumento graduale, ma l’importante è parificare la responsabilità maschile a quella femminile”.
“Nel Family Act, che attende l’ultimo voto alla Camera e poi passerà al Senato”, ha detto ancora Bonetti, “è prevista la riforma complessiva dei congedi parentali. L’Italia ha messo al centro dell’attenzione il tema in tutto il G20. È un momento di grande opportunità e di grande responsabilità, il governo è primariamente impegnato nel mettere al centro la parità di genere”.
Congedo di paternità, la situazione attuale
Il congedo parentale per il padre è un permesso retribuito di astensione dal lavoro rivolto a lavoratori dipendenti e concesso in occasione della nascita, dell’adozione o dell’affidamento di un bambino.
In caso di nascita, affidamento o adozione, avvenuti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, al padre lavoratore dipendente spettano 10 giorni di congedo obbligatorio, a cui si aggiunge un ulteriore giorno di congedo facoltativo. Quest’ultimo è utilizzabile dal padre nel caso in cui la madre lavoratrice rinunci ad un giorno del proprio congedo di maternità.
Il padre che intende avvalersi dell’agevolazione può usufruirne entro e non oltre i primi 5 mesi di vita del bambino. Per i papà adottivi o affidatari i 5 mesi sono calcolati a partire dalla data di arrivo del minore in famiglia o in Italia (in caso, rispettivamente, di adozione o affidamento nazionale o internazionale). I giorni di congedo spettanti al papà possono essere utilizzati sia in modalità consecutiva che in maniera non continuativa.
Ogni giorno di congedo parentale per i padri è retribuito al 100%.