Un nuovo concorso pubblico è stato bandito, dopo quello per assistenti parlamentari alla Senato della Repubblica, è arrivato in Gazzetta Ufficiale il bando per assistenti parlamentari alla Camera dei Deputati.
Coloro i quali hanno intenzione di partecipare possono farlo inviando la domanda entro i termini indicati nell’avviso pubblico, se e solo se risultano essere in possesso dei requisiti richiesti. Vediamo insieme quali sono.
Concorso assistenti parlamentari aperto ai diplomati: i requisiti per partecipare
Per poter prendere parte al concorso per assistenti parlamentari basta essere in possesso di un diploma di scuola superiore secondaria (o un titolo equivalente), che è uno dei primi requisiti riportati nel bando. Oltre a questo, però, i candidati devono:
- essere in possesso di cittadinanza italiana;
- risultare idonei a livello psico – fisico;
- avere il godimento dei diritti politici e non riportare condanne a seguito di sentenze definitive di condanna, o di applicazione della pena su richiesta.
Tra i requisiti indicati nel bando, inoltre, vi è anche quello dell’età anagrafica. Per poter prendere parte alla selezione, infatti, bisogna non avere un’età superiore ai 35 anni.
Concorso assistenti parlamentari, quando e come inviare la domanda
La domanda di partecipazione al concorso, come specificato nel bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale, deve essere inviata telematicamente entro le ore 18:00 del 1° marzo 2020.
È possibile inoltrare tutta la documentazione richiesta attraverso l’applicazione disponibile all’indirizzo concorsi.camera.it, raggiungibile anche dal sito istituzionale della Camera dei deputati (camera.it). Per accedere all’applicazione i candidati devono essere in possesso di SPID. Insieme alla domanda, inoltre, bisogna versare un contributo di segreteria, pari a 10,00 euro, attraverso il sistema PagoPA.
Bando assistenti parlamentari: preselettiva e prove concorsuali
Le prove d’esame, volte a valutare la preparazione dei candidati, consistono in un test preselettivo seguito da tre prove scritte ed una orale.
La preselettiva consiste in un un test di 60 quesiti a risposta multipla, di cui 40 basati sulla comprensione e il ragionamento critico – verbale e 20 di carattere logico matematico (ragionamento numerico, ragionamento deduttivo e ragionamento critico-numerico). Per ogni risposta errata verrà sottratto un punto, mentre 0,8 punti in meno verranno segnati per ogni risposta omessa.
Non è chiaro se sarà pubblicata una banca dati ma, come riportato nel bando, i quesiti oggetto della prova selettiva verranno estratti da un archivio validato dalla Commissione esaminatrice. L’ammissione alle prove scritte, comunque, è deliberata al termine della prova selettiva. Sono ammessi alla fase successiva i candidati che, in base al punteggio riportato nella prova selettiva, riusciranno a piazzarsi tra i primi 500 in graduatoria.
Le prove scritte
Le prove scritte, come anticipato sopra, sono tre:
- La prima prova consiste nella risposta a un questionario, composto da nove quesiti
a risposta aperta (tre di storia, tre di diritto costituzionale e tre di diritto parlamentare); - la seconda prova consiste nella risposta a un questionario, composto da nove quesiti a risposta aperta, vertenti su Sicurezza nei luoghi di lavoro, primo soccorso, prevenzione incendi ed elementi di cerimoniale nazionale e internazionale.
- La terza prova consiste in un questionario composta da 20 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese.
Superate la prove scritte i candidati potranno sostenere il colloquio orale volto ad approfondire le materie oggetto delle prove precedenti e – in aggiunta – le competenze informatiche e web di base. Coloro i quali lo vorranno, in fine, potranno tentare di migliorare il proprio punteggio sostenendo un’ulteriore prova facoltativa orale su una lingua straniera a scelta tra francese, spagnolo, tedesco, russo, portoghese, cinese, arabo.