Cig Covid, arrivano altre settimane di copertura: chi ne ha diritto
Cig Covid, arrivano altre settimane di copertura: chi ne ha diritto
Il governo ha messo sul piatto altre settimane di CIG, sollecitando gli imprenditori a farne uso prima di decidere se tagliare posti di lavoro.
2 Novembre 2021 14:18
Fonte: Ansa
Licenziamenti e CIG continuano ad andare a braccetto, risolvendo con un allargamento degli ammortizzatori il problema dello sblocco dei licenziamenti scattato in parte a giugno e da ieri 1° novembre anche nel settore tessile, dell’abbigliamento e dei pellami. Anche se la soluzione non soddisfa i sindacati, il governo ha messo sul piatto altre settimane di CIG, sollecitando gli imprenditori a farne uso prima di decidere se tagliare posti di lavoro. Vediamo di seguito chi può beneficiarne.
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Altre settimane di CIG: quali beneficiari?
Il decreto fisco e lavoro, collegato alla Manovra, in vigore dal 22 ottobre, ha messo sul piatto altre settimane di cassa integrazione, senza contributo addizionale, per due categorie:
13 settimane in più dal 1° ottobre al 31 dicembre alle PMI del terziario, commercio, artigiani, giornalisti beneficiarie del fondo di integrazione salariale (Fis), dei fondi di solidarietà bilaterali o dei trattamenti di CIG deroga, solo dopo aver usufruito delle 28 settimane già autorizzate
9 settimane di CIG ordinaria nello stesso periodo per tessile, abbigliamento, pelletteria, ovvero per quei settori che avevano beneficiato del blocco dei licenziamenti sino al 31 ottobre scorso.
Risorse limitate
Le risorse stanziate dal governo per il finanziamento delle due misure sono però limitate: 657,9 milioni di euro per le 13 settimane di CIG in deroga e 140,5 milioni di euro per le 9 settimane di CIG ordinaria. ne consegue che potrebbero non essere sufficienti a coprire l’intero fabbisogno.
Le condizioni
Per poter richiedere le settimane di CIG ordinaria o in deroga, i datori di lavoro non dovranno avviare nuove procedure di licenziamento collettivo per tutta la durata del trattamento. Agli stessi sarà vietato anche di recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo, ma certo potranno non rinnovare i contratti a termine dei precari.
Le eccezioni
Si sottraggono alla regola generale sui licenziamenti quelli motivati dalla cessazione definitiva dell’attività di impresa oppure dalla cessazione per messa in liquidazione o fallimento e quelli previsto da un accordo collettivo di esodo incentivato. In quest'ultimo caso, infatti, il lavoratore esodato avrebbe diritto all'incentivo offerto dal datore di lavoro ed alla Naspi.
Come presentare l’istanza
Le domande di CIG devono essere presentate all’INPS entro la fine del mese successivo a quello in cui è iniziato il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività.