Microsoft taglierà altri posti di lavoro. Quasi 300 lavoratori in meno che si sommano al ridimensionamento comunicato a gennaio scorso, che ha portato a 10mila esuberi. L’anno passato la Software House aveva annunciato inizialmente stime più moderate dei tagli, rivedendo poi totalmente le cifre. Negli ultimi mesi sono state annunciati d’altronde, licenziamenti di massa simili in tante altre aziende big tech: Amazon, Google, Meta hanno anch’esse diminuito i loro organici, dopo averli ampliati velocemente per fronteggiare le esigenze legate alla crisi pandemica.
Microsoft continua il suo piano di ristrutturazione
L’anno fiscale 2023 del gruppo si è chiuso il 30 giugno, e non è strano che Microsoft ristrutturi componenti della sua attività all’inizio di un nuovo esercizio. “Gli aggiustamenti organizzativi e della forza lavoro sono una parte necessaria e regolare della gestione del nostro business. Continueremo a dare priorità e a investire in aree strategiche di crescita per il nostro futuro e a sostegno dei nostri clienti e partner”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda in un comunicato.
A gennaio, il CEO Satya Nadella ha diffuso una nota in cui indicava che la società avrebbe modificato la sua linea di hardware e rafforzato i contratti di locazione. Lunedì 10 luglio Microsoft ha comunicato che taglierà 276 persone nello stato di Washington. I venditori e i rappresentanti dell’azienda hanno pubblicato messaggi sui social network per annunciare la perdita del posto di lavoro.
Microsoft: tra pandemia e nuove possibilità
Microsoft aveva già annunciato il licenziamento di 10.000 lavoratori nell’ultimo round di esuberi del personale, alcuni anche in Italia. Questo taglio ha interessato circa il 5% della sua forza lavoro globale e costerà all’azienda 1,2 miliardi di dollari in costi di licenziamento e riorganizzazione.
Dando la notizia in una nota allo staff, Nadella aveva affermato che molte parti del mondo erano in recessione o ne stavano anticipando una, mentre allo stesso tempo, stava nascendo la prossima grande ondata di informatica, con i progressi dell’intelligenza artificiale. Microsoft sta prendendo in considerazione infatti, un investimento multimiliardario nella società di intelligenza artificiale OpenAI, il creatore di ChatGPT.
Microsoft guarda verso il futuro con l’AI
Microsoft quindi continua a tagliare, ma non sarà l’ultima big tech a farlo, poiché i giganti cercano di stringere la cinghia dopo il periodo di boom della pandemia, quando a causa dei lockdown le persone erano bloccate a casa, desiderose di spendere i loro soldi in intrattenimento e dispositivi digitali. La forza lavoro di Microsoft era cresciuta di circa 40.000 unità tra giugno 2021 e giugno 2022, quando aveva riferito di avere circa 221.000 dipendenti a tempo pieno, di cui 99.000 al di fuori degli Stati Uniti. Con il rallentamento degli affari lo scorso anno, l’azienda ha intrapreso una serie di tagli di posti di lavoro. Prima di questo ultimo annuncio, gli ultimi 10.000 sarebbero dovuti essere completati entro la fine del terzo trimestre del 2023.
Questo non vuol dire che il settore stia ristagnando. Microsoft sta prendendo infatti in considerazione un investimento di 10 miliardi di dollari nella società di ChatGPT, la chatbot che non solo ha affascinato i milioni di persone che l’hanno provato, ma che è identificata da molti esperti come il futuro della ricerca.