Film e serie tv a rischio, cosa sta succedendo a Hollywood

Sceneggiatori pronti a incrociare le braccia e a mandare in fumo i progetti di serie tv e film per i prossimi mesi: ecco cosa sta succedendo a Los Angeles

Dopo lo sciopero dei doppiatori italiani, che tra febbraio e marzo 2023 hanno lasciato film e serie tv in lingua originale per combattere per una maggior tutela sul lavoro, è ora Hollywood a tremare. Da martedì 2 maggio 2023, infatti, il settore televisivo e cinematografico americano hanno deciso di incrociare le braccia, mettendo in serio pericolo la produzione di film e serie in uscita il prossimo autunno.

Hollywood in sciopero, cosa succede

Da oggi, 2 maggio, sono infatti migliaia gli sceneggiatori televisivi e cinematografici americani che hanno deciso di scioperare dopo il fallimento delle trattative coi principali studi e piattaforme sull’aumento delle retribuzioni e dei compensi. Il sindacato degli sceneggiatori, la Writers Guild of America (Wga), ha infatti annunciato lo sciopero dopo l’ennesimo tentativo degli studios di tagliare i compensi agli sceneggiatori.

L’accusa della Wga, infatti, è che le case stiano sfruttando troppo il passaggio dalla visione televisiva tradizionale a quella in streaming lasciando le briciole agli sceneggiatori. Se prima il lavoro era predisposto con paghe per stagioni da 22 episodi, che includevano episodi pilota scritti prima che la serie fosse ufficialmente selezionata, ora gli sceneggiatori lavorano a progetti da sei episodi e senza puntata pilota, con prodotti pagati al minimo sindacale e per periodi più brevi.

I servizi di streaming spesso acquisiscono i diritti globali delle serie per più anni e gli autori hanno meno opportunità di guadagnare ingenti compensi grazie alle vendite ricorrenti e internazionali.

Sciopero che, tra l’altro, si inserisce in un contesto di contrazione generale della spesa per l’intrattenimento, dopo diversi anni di boom in cui Netflix e Walt Disney hanno speso molto per creare nuovi programmi per i loro servizi di streaming. Disney, per esempio, sta per licenziare 7.000 dipendenti, molti dei quali hanno lavorato alla creazione o al marketing degli spettacoli.

Serie tv e film a rischio

Secondo la Wga, che rappresenta più di 11.500 sceneggiatori di Hollywood, a seconda di quanto durerà l’interruzione del lavoro, gli spettatori Usa e non solo potrebbero perdere gli episodi dei loro programmi preferiti in autunno. Anche i programmi di uscita dei film potrebbero risentirne.

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Ma attenzione, perché lo sciopero potrebbe deprimere ancor di più l’economia di Los Angeles, la seconda città più grande del Paese, che sta già lottando contro il rallentamento delle vendite di case e le interruzioni del lavoro al porto. Una città che oggi risente pesantemente del crollo della produzione cinematografica, con un -24% nel primo trimestre, come rilevato da FilmLA, che gestisce i permessi per le riprese. Tra le categorie più colpite ci sono le fiction televisive, un punto fermo della TV via cavo e in streaming, che hanno subito addirittura un calo del 40%.

Uno stop, quello degli sceneggiatori e della macchina di Hollywood, che mette a rischi anche le economie locali. Dai ristoratori ai falegnami, servizi presenti sul set, secondo le stime la minaccia è che migliaia di persone possano perdere il posto di lavoro.

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