Starlink arriva in Italia: il tweet di Elon Musk annuncia la nuova rete internet

Il miliardario Ceo di SpaceX ha promosso sulla piattaforma social di sua proprietà la nuova connessione internet satellitare Starlink

Elon Musk non si è fatto sfuggire l’occasione del down della rete Tim per promuovere la sua rete internet Starlink scrivendo in italiano sul suo profilo twitter: “Disponibile in Italia!”. Ha scritto proprio così il proprietario della piattaforma blu e Ceo di SpaceX, senza traduzioni, annunciando l’arrivo nel nostro Paese del sistema di connessione satellitare che offre la banda ultra-larga anche nelle zone più remote e a bassa latenza. Un tweet che ha scatenato la reazione degli utenti, soprattutto tra chi critica il prezzo ritenuto troppo alto rispetto alla concorrenza.

Elon Musk, il tweet per annunciare l’arrivo di Starlink in Italia

Insieme alla locandina, nel tweet Musk ha aggiunto il link al sito in italiano di Starlink, dove è scritto che “sfruttando satelliti avanzati e hardware utente insieme alla nostra profonda esperienza sia con i veicoli spaziali che con le operazioni in orbita, Starlink offre Internet ad alta velocità e bassa latenza agli utenti di tutto il mondo”.

Per quanto riguarda i prezzi sulla pagina si legge che il pacchetto “residenziale”, destinato presumibilmente ad utenti privati, costa 50 euro al mese, oltre a 450 euro per l’hardware. Un’offerta considerata da molti fuori mercato rispetto alle altre reti simili già in commercio.

Elon Musk, il tweet in italiano per annunciare la sua rete: cos’è Starlink

Nata da una costola di SpaceX (la compagnia spaziale di Elon Musk che, tra gli altri, opera anche per conto della NASA), Starlink è il nome di una costellazione di mini-satelliti collocati in Orbita Terrestre Bassa (LEO, a circa 400 kilometri di distanza dalla superficie terrestre) per l’accesso a Internet satellitare. A regime, la costellazione Starlink dovrebbe essere composta da circa 12 mila mini-satelliti, capaci così di garantire una copertura di rete globale (qui avevamo scritto dell’offerta di Starlink all’Ucraina da parte di Musk, motivo per cui il magnate è finito nel mirino della Russia come spiegato qui).

I primi prototipi sono stati lanciati nello spazio nel 2015 per i primi due voli di prova, per poi entrare in orbita nel 2018.

L’obiettivo della compagnia è offrire una connessione a Internet satellitare su scala globale, ma, a differenza delle altre compagnie Internet satellitare già sul mercato, ha la peculiarità di operare su un’orbita di più bassa.

Questo le consente di eliminare il problema della latenza (l’intervallo di tempo che intercorre tra il momento nel quale l’utente prova ad accedere a una risorsa e il momento nel quale la risorsa è effettivamente disponibile), ma la obbliga a “coprire” la superficie terrestre con un numero di satellite molto maggiore.

Per ottimizzare il funzionamento della rete e garantire a tutti i possibili utenti una connessione stabile e veloce, la rete di Starlink prevede 12 mila satelliti della sua costellazione su tre diverse orbite: 1.600 satelliti a 500 km di distanza dalla superficie terrestre; 2.800 satelliti a 1.150 chilometri di distanza dalla superficie terrestre; i restanti 7.500 satelliti a 340 chilometri di distanza dalla superficie terrestre. Il segnale dei satelliti è poi captato grazie a delle semplici antenne paraboliche, poi “decodificato” grazie a degli speciali modem (qui avevamo anticipato l’arrivo in Italia di Starlink).