Digitale terrestre, dal 9 febbraio i canali tv cambiano ancora

Con il nuovo digitale terrestre ben 10 milioni di italiani potrebbero essere costretti a cambiare i propri apparecchi per vedere ancora la televisione: ecco cosa cambia e dove

Dal 9 febbraio 2022 cambia il modo di vedere la tv per 10 milioni di italiani in quattro regioni. Procede infatti il passaggio dal sistema DVB-T al DVB-T2, il nuovo standard europeo di trasmissione, con la codifica ad alta qualità in mpeg-4. La migrazione deve avvenire in Italia entro il 1° gennaio 2023, e prevede l’abbandono graduale da parte degli operatori del settore delle frequenze 700 MHz, utilizzate ora dalla telefonia per il 5G.

Per i telespettatori cambia la qualità della trasmissione, ma in molti rischiano di non possedere apparecchi compatibili con la nuova tecnologia. Solo i televisori e i decoder comprati dal 2018, infatti, sono sicuramente adatti alla DVB-T2. Per tutti gli altri è necessario verificare invece la corretta ricezione e sintonizzazione dei canali.

Nuovo digitale terrestre, cosa e cambia e dove dal 9 febbraio 2022: la roadmap

Per attuare il passaggio, come già detto, è necessaria un’operazione di refarming, cioè il riposizionamento delle frequenze delle emittenti televisive, che lasciano progressivamente la banda 700 MHz al settore telefonico. L’Italia è stata divisa in cinque aree in cui la migrazione avverrà in periodi diversi.

  • Area 1A – Sardegna.
  • Area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania.
  • Area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia (fatta eccezione per la provincia di Mantova), provincia di Piacenza, province autonome di Trento e Bolzano.
  • Area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (fatta eccezione per la provincia di Piacenza).
  • Area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.

Di seguito la roadmap con le date da tenere a mente per l’abbandono delle vecchie frequenze.

  • Nell’area 1A il processo è iniziato il 15 novembre 2021 e si è concluso il 18 dicembre 2021.
  • Nell’area 2 il processo è iniziato il 3 gennaio 2022 e si conclude il 9 marzo 2022.
  • Nell’area 3 il processo inizia il 9 febbraio 2022 e si conclude il 14 marzo 2022.
  • Nell’area 4 il processo inizia il 1° marzo 2022 e si conclude il 15 maggio 2022.
  • Nell’area 1B il processo inizia il 1° maggio 2022 e si conclude il 30 giugno 2022.

Nuovo digitale terrestre, come verificare se il proprio televisore deve essere cambiato

Dunque dal 9 febbraio 2022 per ben 10 milioni di utenti tv avviene lo switch off delle frequenze, e si rende necessaria la risintonizzazione degli apparecchi, con le emittenti radiotelevisive che cambiano banda e non saranno più visibili con i vecchi televisori.

Se il dispositivo è stato acquistato a partire dal 22 dicembre 2018, sarà compatibile con il nuovo digitale terrestre, perché da quella data è entrato in vigore l’obbligo per i commercianti di vendere televisori e decoder compatibili con lo standard DVB-TV2.

Se invece è stato acquistato prima di quella data, è possibile verificarne la compatibilità con pochi semplici passaggi. Basta infatti controllare se la tv è in grado di ricevere già i canali in alta definizione, come Rai Uno sul 501, Canale 5 sul 505 o La7 sul 507. Se almeno uno di essi sarà visibile, la tv è compatibile con il nuovo standard. In caso contrario è necessario cambiare l’apparecchio o acquistare un decoder.

Per molti italiani è possibile ottenere gratuitamente un decoder per la tv direttamente da Poste Italiane, qui la guida. Attenzione alle date, dall’8 marzo cambia tutto per le reti nazionali, come spiegato qua. Se invece avete “perso” ben 5 canali Mediaset, non dovete preoccuparvi, come vi abbiamo detto in questo articolo.