L’autorizzazione arrivata nelle ultime ore dall’Agenzia del farmaco europea al vaccino di Moderna per il Covid-19, ha dato il via libera anche per l’approvazione in Italia da parte dell’Aifa. L’Agenzia italiana del farmaco ha infatti concesso l’immissione in commercio e l’utilizzo nell’ambito del Servizio sanitario nazionale del prodotto della casa farmaceutica americana.
Si tratta del secondo vaccino, dopo quello Pfizer-BioNTech, ad essere utilizzato nella campagna vaccinale in corso nel nostro Paese.
Covid, Aifa approva il vaccino Moderna: la durata dell’immunità
L’annuncio del via libera è stato inoltre accompagnato da una notizia promettente sulla durata delle dosi di Moderna. A darla l’amministratore delegato dell’azienda del Big Pharma: “Lo scenario da incubo descritto dai media in primavera sul rischio che i vaccini durassero solo un mese è escluso“, ha detto l’ad Stéphane Bancel, secondo quanto riportato dal Guardian.
“Il decadimento degli anticorpi generati dal vaccino ha un andamento molto lento e quindi riteniamo che la protezione possa durare un paio d’anni” ha rivelato.
Con il vaccino di Moderna quindi l’immunità dal Sars-CoV-2 dovrebbe durare circa due anni, anche se dall’azienda specificano che servono altri dati per una verifica definitiva sull’efficacia nel tempo.
Covid, Aifa approva il vaccino Moderna: l’annuncio
Il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, e il presidente, Giorgio Palù, hanno salutato il nuovo strumento nella lotta contro il Covid-19 parlando di dati “molto convincenti” e di “altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio”.
“Si tratta di un vaccino sostanzialmente equivalente rispetto al primo”, ha sottolineato Magrini riferendosi al prodotto di Pfizer-BioNTech.
Covid, Aifa approva il vaccino Moderna: le dosi destinate all’Italia
In Italia, dopo il via libera dell’Aifa, è previsto l’arrivo delle prime fiale di Moderna già dalla prossima settimana, che verranno prima immagazzinate nell’hub nazionale di Pratica di Mare e poi distribuite dai militari nei vari centri di somministrazione in tutto il Paese.
In totale sono attese 1,3 milioni di dosi, spedita ogni settimana secondo questo calendario: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo. L’Ema ha dato la sua autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, così come precedentemente fatto per il vaccino di Pfizer-BioNTech.
Grazie a questa procedura d’emergenza, i vaccini sono stati approvati nonostante le autorità regolatorie fossero in possesso di meno dati clinici rispetto alla norma. Ma con quelli a disposizione, sottoposti a revisione costante, hanno stabilito che i benefici del farmaco superano i suoi rischi, e quindi sono considerati sicuro per l’inoculazione.
L’Ema ha concordato che il vaccino di Moderna è efficace per la prevenzione del Covid nelle persone oltre i 18 anni, non sopra i 16 come per il vaccino di Pfizer. La sperimentazione ha coinvolto circa 30 mila persone, con una riduzione del 94,1% del numero di casi sintomatici tra chi ha ricevuto il vaccino.