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Smart working in ascesa, ma attenzione alla tecnologia

Affinché il lavoro agile funzioni sul serio è necessario investire su infrastrutture tecniche e tecnologiche. La telefonia, ad esempio, è un punto cardine per il successo

Sono 570mila e sono molto più felici e soddisfatti degli altri lavoratori italiani. Questo quanto emerge, in estrema sintesi, dall’ultimo rapporto sullo smart working redatto dall’Osservatorio del Policlinico di Milano.

Il tasso di adozione del lavoro agile nel nostro Paese continua a crescere in maniera sostenuta, facendo segnare un +20% rispetto al precedente periodo di rilevazione. E, dato da non sottovalutare, aumenta anche la loro soddisfazione tanto sul fronte della vita lavorativa, quanto in quella privata. Lo smart working migliora il connubio, spesso difficile, tra vita privata ed esigenze lavorative consentendo di armonizzare impegni familiari con quelli professionali. Per questo, il 76% si dice pienamente soddisfatto del suo lavoro (contro il 55% dei lavoratori non inseriti all’interno di progetti di lavoro agile) e il 33% pienamente coinvolto nella realtà lavorativa in cui opera.

Cresce, ovviamente, anche il numero di aziende che consente ai propri dipendenti di lavorare da casa. Il 58% delle grandi aziende ha attivato progettualità di lavoro agile e un altro 10% si appresta a farlo già nei prossimi mesi. Arrancano le piccole e medie imprese, mentre la Pubblica Amministrazione sembra finalmente avviata verso la “conversione” allo smart working, con un 30% di Enti che ha avviato (o sta per avviare) progettualità in questo senso.

Donna al telefono e al PC

Affinché il lavoro agile continui a crescere, e rappresenti un’opportunità sia per i datori di lavoro che per i dipendenti è necessario, però, saper scegliere un’infrastruttura tecnica e tecnologica versatile e scalabile, che possa consentire a chiunque di lavorare ovunque si trovi. Ad esempio, una soluzione di telefonia VoIP che virtualizzi i numeri di telefono dell’ufficio e consenta di rispondere alle chiamate di lavoro anche dal proprio telefono personale (senza che il cliente se ne accorga, ovviamente).

Cloudya, ad esempio, è la soluzione di NFON per la virtualizzazione del centralino e di tutte le utenze del proprio ufficio, accessibile da qualunque dispositivo dotato di connessione a Internet. Grazie a un’interfaccia utente intuitiva e semplice da utilizzare, sarà possibile avere sempre a “portata di mano” il proprio numero d’ufficio, e rispondere (o fare chiamate) in qualunque momento della giornata e ovunque ci si trovi.

Ciò non vuol dire che si riceveranno telefonate di lavoro negli orari più improbabili o meno opportuni. Cloudya consente infatti di scegliere liberamente quando attivare il servizio di telefonia VoIP e quando, invece, è il caso di disattivarlo. Questo permetterà di gestire al meglio l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, aumentando ulteriormente la soddisfazione del dipendente.

Cloudya, inoltre, è una soluzione tecnologica alla portata di tutte le aziende, anche di piccole e piccolissime dimensioni. Il centralino virtuale può essere adattato alle necessità del cliente, aggiungendo o eliminando interni a seconda della situazione. Con Cloudya verranno eliminati anche i costi superflui: si pagherà solo per le linee attivate ed effettivamente utilizzate, consentendo di ottimizzare le spese sostenute su ogni singolo progetto.

In collaborazione con NFON