La maggior parte dei consumatori se n’era già accorta: più la tecnologia avanza, più si accorcia la durata dei beni che acquistiamo. Si tratti di automobili o device, la tendenza è quella da parecchio tempo, ed ora viene certificata nientemeno che dal gigante elettronico Apple, che ha stimato in 3 anni la durata dell’iPhone e dell’Apple Watch e in 4 anni la durata del Mac e dei dispositivi TV.
“Per modellare l’uso del cliente, si misura la potenza consumata da un prodotto mentre è in esecuzione in uno scenario simulato – dicono in proposito alla Apple – e i modelli di utilizzo giornaliero sono specifici per ogni prodotto e sono una miscela di dati reali e modellati. In base ai dati raccolti, stimiamo il ciclo di vita produttiva di iPhone in tre anni”.
Apple ha spiegato poi quello che succede dopo che il proprietario lo getta: l’apparecchio viene prima rigenerato e poi spedito in un Paese in via di sviluppo e venduto a un prezzo inferiore. All’ultimo evento di Aprile in California Apple aveva presentato il suo programma ambientale grazie a un robot in grado di dividere e riciclare milioni di iPhone l’anno. Tuttavia sono forti le critiche nei confronti del gruppo che in passato è stato accusato di aver intenzionalmente rallentato gli iPhone più vecchi quando ne presenta uno nuovo.
Le prove a sostegno di questa teoria – scrive comunque il Guardian – sono quasi inesistenti. Fino a poco tempo fa Apple garantiva il supporto tecnico per un iPhone o un iPad solo per tre anni, il tempo di due aggiornamenti da quando una versione del software iOS viene pubblicata. Le cose sono cambiate con iOS 8 e iOS 9, che continuano a funzionare su iPhone 4S, messo sul mercato nell’ottobre del 2011. Il software dei Mac sostiene una vita molto più lunga del computer.
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