Per via della variante Delta, e del numero consistente di persone non ancora vaccinate (in Italia il 70% delle persone ha ricevuto almeno una dose di vaccino), nessuna estate Covid-free. E anzi, la zona gialla torna a riaffacciarsi sullo Stivale.
Quando scatta la zona gialla
Secondo quanto stabilito nel decreto 22 luglio 2021 del governo Draghi, che ha modificato i parametri, adesso si entra in zona gialla quando:
- l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti a condizione però che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10%, oppure
- si verifica un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100mila abitanti e:
– il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid è uguale o inferiore al 30%, oppure
– il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è uguale o inferiore al 20%.
Chi rischia la zona gialla lunedì 23 agosto
Lunedì 23 agosto sembra ormai praticamente certo l’addio alla zona bianca per la Sicilia.
In bilico c’è anche la Sardegna, che però potrebbe salvarsi. Anche i numeri dei contagi e dei ricoveri in Calabria sono aumentati considerevolmente (le terapie intensive sono cresciute del 3% e toccano il 7%), ma la Regione potrebbe “resistere” fino a fine agosto.
Zona arancione in vista?
Secondo alcuni analisti la Sicilia potrebbe essere addirittura già da zona arancione. Per entrare in questa fascia di colore è necessario che si verifichi:
- incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100mila abitanti e contestualmente
- superamento dei limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla.
Vaccini efficaci? Sì
Per quanto riguarda invece il resto dell’Italia, le terapie intensive sono in crescita anche in altre 7 Regioni, ma guardando bene i dati questa quarta ondata non è stata così virulenta come invece sarebbe accaduto se non ci fossero stati i vaccini.
Attenzione dunque a chi dice che non funzionano perché i contagi e le vittime questa estate sono più alti della scorsa. È proprio grazie all’efficacia delle immunizzazioni che oggi possiamo tirare (relativamente) un sospiro di sollievo e attendere con relativa serenità il picco di questa quarta ondata (ne abbiamo parlato approfonditamente qui).
Ovvio che, se i non vaccinati continueranno a non vaccinarsi, il rischio di altre varianti e altre ondate più contagiose e violente è dietro l’angolo (lo abbiamo spiegato bene qui, con rischi anche per i ragazzi e i bambini).