Voli Covid tested, come funzionano: tutte le rotte e gli aeroporti in Italia

Nei voli Covid tested i passeggeri sono sottoposti a un test molecolare o antigenico prima della partenza e all'arrivo a destinazione. Ecco quali sono

Non solo nuove regole per chi arriva in Italia: anche nuovi voli Covid tested. A deciderlo il ministro della Salute Roberto Speranza che ha esteso la sperimentazione dei voli Covid tested già in funzione negli aeroporti “Leonardo Da Vinci” di Roma e Milano Malpensa.

Ora, questi voli speciali per consentire di viaggiare in sicurezza partiranno anche da altri due scali italiani: Venezia “Marco Polo” e Napoli-Capodichino.

Cosa sono i voli Covid tested e come funzionano

Ma cosa sono esattamente e come funzionano i voli Covid tested? In questi voli i passeggeri sono sottoposti a un test molecolare o antigenico sia prima della partenza che all’arrivo a destinazione.

Se l’esito è negativo, sono autorizzati all’ingresso e al transito nel territorio nazionale senza necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario previsti dal Dpcm 2 marzo 2021.

Grazie alla nuova circolare del ministero della Salute, d’ora in avanti potranno essere presi in considerazione come possibili test validi anche quelli salivari, ma bisognerà vedere se gli aeroporti decideranno di dotarsi o meno di questa opzione (qui tutte le info sui test salivari, da come funzionano a quanto costano).

Le tratte dei voli Covid tested in partenza e in arrivo in Italia

L’altra importante novità è che finora i voli Covid tested coprivano solo la tratta fra Italia e Stati Uniti, e più precisamente questi aeroporti americani:

  • Atlanta
  • Boston
  • Chicago,
  • Dallas
  • Los Angeles
  • Miami
  • New York “John Fitzgerald Kennedy”
  • New York “Newark Liberty”
  • Philadelphia
  • Washington DC.

Con la nuova ordinanza in vigore dal 16 maggio al 30 ottobre 2021, invece, vengono aggiunti come Paesi di provenienza tre nuovi Paesi:

  • Canada
  • Giappone
  • Emirati Arabi.

Gli obblighi per i passeggeri dei voli Covid tested

I passeggeri sono tenuti a consegnare alla compagnia area all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli la certificazione attestante il risultato negativo del test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco.

I vettori aerei sono tenuti ad acquisire e verificare, prima dell’imbarco, la certificazione, anche ricorrendo a modalità digitali di lettura ed archiviazione.

I passeggeri, prima del proprio ingresso nel territorio nazionale, sono tenuti a compilare uno specifico modulo di localizzazione in formato digitale, che sarà individuato dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria con apposita circolare regolamentare.

Cosa succede se il tampone è positivo

Nel caso di mancato imbarco sul volo Covid-tested per risultato positivo al Covid è previsto, a cura della compagnia aerea, il rimborso del biglietto o l’emissione di un voucher di pari importo su richiesta del passeggero.

Il rimborso o il voucher devono essere emessi dalla compagnia aerea entro 14 giorni dalla data di effettuazione del recesso e valido per 18 mesi dall’emissione.