Vaccino Johnson & Johnson, corsa alla prenotazione in Liguria, Lazio e Piemonte: come funziona

Sono moltissimi i cittadini che hanno aderito alle due iniziative messe in campo dalle Regioni Piemonte e Liguria. E nel Lazio il vaccino Janssen è già arrivato nelle farmacie

Tutti a caccia del vaccino Johnson & Johnson. Sono molti i cittadini che hanno aderito alle due iniziative messe in campo dalle Regioni Piemonte e Liguria. E nel Lazio il vaccino J&J è già arrivato nelle farmacie.

Vaccino Johnson & Johnson in Piemonte

In Piemonte, una parte dell’ospedale temporaneo Valentino, aperto lo scorso autunno all’interno del più grande parco pubblico torinese, è diventato un centro vaccinale aperto ai cittadini, mentre gli altri spazi mantengono l’assetto ospedaliero e i posti letto in caso di futura necessità.

L’accesso è stato da subito riservato a specifiche categorie o fasce d’età in base alle necessità. “La forza di questo hub è la versatilità: servirà per obiettivi come concludere la campagna per alcune fasce di età, ma potrà anche essere prenotato da un’azienda che in pochi giorni vuole vaccinare tutti i suoi dipendenti. Sarà anche aperto per chi è già prenotato ma vuole anticipare la somministrazione” ha precisato il presidente della Regione Alberto Cirio.

Da lunedì a mercoledì di ogni settimana sul portale http://www.ilpiemontetivaccina.it sarà possibile prenotare una dose fino ad esaurimento dei posti disponibili, mentre le vaccinazioni si svolgeranno dal venerdì alla domenica dalle ore 8 alle ore 22.

Possono accedere al servizio coloro che:

  • non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale
  • che non sono già in possesso di un appuntamento
  • che hanno una convocazione dopo almeno 10 giorni.

Le prenotazioni sono partite alle 12 di lunedì 31 maggio e le vaccinazioni inizieranno da venerdì 4 giugno. L’hub può arrivare a 20 linee vaccinali: si inizierà con la somministrazione di 6mila dosi per ogni fine settimana, per arrivare a 10mila a regime, in base alla disponibilità di vaccini.

Si parte con il primo weekend da venerdì 4 e domenica 6 giugno, dove i cittadini potranno essere vaccinati con una sola dose di Jonhson&Johnson. Dopo aver limitato questo servizio in prima battuta agli over 60, l’Unità di Crisi della Regione ha deciso in un secondo momento di estendere a tutta la popolazione piemontese dai 18 anni in su le vaccinazioni “last minute” presso l’open hub del Valentino.

Il servizio è riservato a coloro che non hanno ancora un appuntamento o hanno la convocazione dopo il 13 giugno.
Dalle 7 di mercoledì 2 giugno si potranno prenotare su www.ilpiemontetivaccina.it le persone con più di 30 anni (inclusi i nati nel 1991) e dal 3 giugno alle ore 12 anche i giovani con più di 18 anni compiuti. Le prenotazioni sono possibili fino alle ore 16 di giovedì 3 giugno o fino all’esaurimento dei 6mila posti disponibili.

Verrà utilizzata una parte delle oltre 70mila dosi disponibili di questo vaccino (52.400 in arrivo che si sommano alle 19mila in giacenza). Un’altra parte sarà destinata ai medici di famiglia.

Chi riceverà all’hub del Valentino di Torino la prima dose ed è residente in altri territori del Piemonte potrà ottenere la seconda dose nella propria Asl di appartenenza.

Vaccino Johnson & Johnson in Liguria

Per quanto riguarda la Regione Liguria, per la fascia d’età 18-60 (persone nate tra il 1 gennaio 2003 con 18 anni compiuti e il 31 dicembre 1961) è possibile prenotarsi dalle 23 di lunedì 31 maggio, online sul sito prenotovaccino.regione.liguria.it 24 ore su 24, per ottenere una dose di Johnson & Johnson o AstraZeneca.

Solo nella notte sono state ben 13mila i prenotati su 20.500 dosi messe a disposizione, contro la settimana scorsa, quando alle soglie della mezzanotte risultavano già 15mila appuntamenti fissati su 24.295 dosi.

La Regione intende proporre altri open day per chi vuole ridurre i tempi d’attesa approfittando della maggiore disponibilità di AstraZeneca. Dal 4 giugno poi verranno aperte le prenotazioni online Pfizer/Moderna per 35-39enni, e dal 7 giugno via libera a tutte le fasce d’età. L’obiettivo è arrivare ad aprire ai 18enni entro metà giugno.

Vaccino Johnson & Johnson nel Lazio

Nel Lazio il vaccino Johson & Johnson è già arrivato nelle farmacie. Il primo giorno di prenotazione utile nelle farmacie, il 24 maggio, in appena 3 ore sono stati circa 6mila i cittadini laziali che si sono prenotati per avere direttamente in farmacia la somministrazione del vaccino anti-Covid Janssen: 2.630 prenotazioni nella città di Roma; 1.393 nella provincia di Roma; 680 nella provincia di Frosinone; 844 nella provincia di Latina; 114 in quella di Rieti e 188 in quella di Viterbo.

L’accesso alla vaccinazione in farmacia avviene unicamente attraverso il sistema di prenotazione on-line della Regione Lazio, nell’ambito della fascia di età per cui è attiva la prenotazione. Non è possibile prenotare direttamente nelle farmacie.

Le prenotazioni sono partite martedì 1° giugno. Le persone assistite dal Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio che vogliono prenotare il vaccino dovranno:

  • avere la propria tessera sanitaria in corso di validità, per comunicare il codice fiscale e le ultime 13 cifre del codice numerico TEAM posto sul retro della tessera
  • scegliere nell’elenco la farmacia dove intendono ricevere il vaccino
  • selezionare il giorno utile
  • lasciare il proprio numero di telefono: la Farmacia scelta chiamerà per fissare l’orario dell’appuntamento.

Vaccino Johnson & Johnson: sicurezza e effetti collaterali

Il vaccino J&J nella fase di sperimentazione ha dimostrato di avere un tasso di efficacia complessiva del 72%, che sale all’86% nel caso di forme gravi, sebbene con una flessione per gli over 60. Arriva poi all’87,8% nel bloccare le infezioni asintomatiche.

La sicurezza del vaccino Janssen è stata valutata in uno studio di fase III attualmente in corso: 21.895 adulti di età pari o superiore a 18 anni lo hanno già ricevuto. L’età mediana dei soggetti era di 52 anni.

La reazione avversa locale più comunemente segnalata è stata il dolore in sede di iniezione (48,6%). Le reazioni avverse sistemiche più comuni sono state cefalea (38,9%), stanchezza (38,2%), mialgia (33,2%) e nausea (14,2%). Si sono registrati anche nel 9% dei casi temperatura corporea ≥38,0°.

La maggior parte delle reazioni avverse si è verificata entro 1-2 giorni dalla vaccinazione ed è stata di severità da lieve a moderata e di breve durata (1-2 giorni). Le reazioni sono state generalmente più lievi e segnalate meno frequentemente negli anziani (763 adulti di età ≥65 anni) (vi rimandiamo qui per l’approfondimento completo sugli effetti collaterali).

Interessante notare che è stato anche effettuato uno studio sulla tossicità della riproduzione e sulla fertilità femminile, in uno studio combinato sullo sviluppo embrio-fetale e pre e post natale nei conigli. Non c’è stato alcun effetto avverso sulla fertilità femminile, sulla gravidanza o sullo sviluppo embrio-fetale o della prole. Le madri, i feti e la prole presentavano titoli anticorpali specifici per la proteina S di SARS-CoV-2, a indicare che gli anticorpi materni erano stati trasferiti ai feti durante la gestazione.

Inoltre, uno studio convenzionale di tossicità a dosi ripetute sui conigli non ha rivelato sugli organi sessuali maschili effetti che potrebbero alterare la fertilità maschile.

Non ci sono ancora invece dati disponibili relativamente all’escrezione del vaccino nel latte materno.