Dopo il via libera al vaccino AstraZeneca da parte dell’Ema – che lo definisce “sicuro ed efficace” e “non associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue” – riprende oggi venerdì 19 marzo anche in Italia, a partire dalle 15, la campagna di vaccinazione con le fiale anglosvedesi.
Riparte la campagna vaccinale, ritardi riassorbiti
Mentre la multinazionale del farmaco dichiara che “riconosce ed implementerà le raccomandazioni del Prac (il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee dell’Ema, ndr), compreso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto, continuando a comprendere la natura e la rilevanza di questi eventi per garantire che la somministrazione in sicurezza del vaccino prosegua durante questa crisi sanitaria pubblica”, sono circa 200mila gli italiani che hanno saltato la prima somministrazione del vaccino a causa della sospensione.
Un rallentamento che, tuttavia, hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi, dovrebbe essere riassorbito in 15 giorni. Resta fermo l’obiettivo del governo Draghi e del commissario all’emergenza Covid generale Figliuolo di arrivare a 500mila somministrazioni al giorno da aprile, così sa raggiungere l’80% della popolazione entro settembre.
Vaccini anche in farmacia, la novità nel decreto Sostegni
L’accelerata verrà data anche grazie a una novità introdotta nel dl Sostegni, atteso in Consiglio dei ministri: dovrebbe infatti essere inserita la possibilità di somministrazione dei vaccini anche nelle 20mila farmacie italiane. Sarebbe questa la linea del governo Draghi per rimettersi in pista.
Come già succede in Francia, Germania e Regni Unito, il ministro della Salute Roberto Speranza ha anticipato che i farmacisti dovrebbero poter effettuare la somministrazione delle dosi di vaccino dopo un breve corso preparatorio. “Stiamo lavorando a un intervento normativo per favorir l’impegno dei 73mila farmacisti italiani, così come quello degli infermieri”.
Saranno utilizzati spazi separati ad hoc disponibili all’interno delle farmacie o le tensostrutture di cui molte farmacie si sono già dotate da mesi per i tamponi rapidi appena all’esterno dei negozi.
La prima Regione a partire: la Liguria
L’iniziativa è ancora una volta lasciata alle Regioni, che come sempre accade procederanno in ordine sparso, tra chi arriverà prima, e in maniera più efficiente, e chi dopo. Le Regioni dovranno anche stabilire in che modo attivare la supervisione dei medici che dovrebbero intervenire in caso di emergenza qualora si verificasse un caso di shock anafilattico nei 15 minuti successivi al vaccino, evento rarissimo ma che la legge deve contemplare.
A partire per prima in via sperimentale sarà la Liguria il 29 marzo. Nei prossimi 2/3 giorni verranno definiti i punti vaccinali, ha spiegato il governatore Giovanni Toti: saranno 50, per un totale di dosi somministrate compreso tra 2.500 e 3mila la settimana.