Call center: ora c’è una nuova procedura per bloccare le chiamate

Da fine gennaio 2022 parte (ufficialmente) il blocco delle chiamate da parte dei call center anche dai cellulari: l'annuncio

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Se ne era parlato a inizio anno, ma oggi sembra essere ormai ufficiale: da fine mese, ovvero entro febbraio 2022, sarà possibile bloccare le chiamate in arrivo da parte dei call center anche da cellulare. Il registro delle opposizioni contro il telemarketing selvaggio, riservato fino ad ora ai soli telefoni di rete fissa, è stato esteso anche alla rete mobile. Vediamo di cosa si tratta e come funziona la nuova procedura.

Call center, stop alle telefonate: il registro delle opposizioni sarà esteso anche ai cellulari

L’annuncio è arrivato direttamente da parte di Simone Baldelli, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, che su Twitter ha scritto: “Ottima notizia per i consumatori, tra poche settimane sarà attivo nuovo regolamento su Registro delle opposizioni, allargato a chiamate automatizzate, senza operatori e su telefonia mobile. Lo ha detto in audizione il viceministro MISE Gilberto Pichetto, rispondendo a una mia domanda”.

Una promessa, quindi, che dopo il primo annuncio contro il telemarketing aggressivo, oggi ci da dei tempi che sembrano essere certi.

Come funziona e cos’è il registro delle opposizioni contro il telemarketing aggressivo

Il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) è uno strumento contro la pubblicità cd. “aggressiva”, a tutela dei consumatori, previsto dalla regolamentazione del marketing telefonico e cartaceo (istituito dal D.P.R. n. 178/2010, aggiornato con il D.P.R. n° 149/2018 ).

Si tratta di un servizio gratuito per l’utente che permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea.

Con il RPO è possibile bloccare il trattamento dei propri dati personali, presenti negli elenchi telefonici pubblici, da parte degli operatori che utilizzano tali elenchi per svolgere attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea. L’opposizione non annulla la validità dei consensi per contatti con finalità commerciali, rilasciati direttamente dagli utenti alle singole società, fermo restando il diritto di opposizione di cui all’art. 21 del Regolamento (UE) 2016/679.

Basta l’iscrizione al registro, di fatto, per essere tutelati dalle continue chiamate – spesso ripetute e insistenti – da parte del call center.

Blocco chiamate call center: la nuova procedura per smartphone e cellulari

L’iscrizione, l’aggiornamento dei dati e la revoca Registro Pubblico delle Opposizioni può avvenire seguendo quattro modalità:

  • via web, attraverso la compilazione di un modulo elettronico
  • tramite telefono, ovvero chiamando al numero verde RPO 800 265 265. Durante la chiamata l’utente dovrà scegliere l’operazione desiderata e seguire le indicazioni del risponditore automatico, comunicando alcuni dati personali, tra cui il Codice Fiscale o la Partita IVA (in caso di difficoltà sarà possibile ricevere assistenza da un operatore, dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00);
  • via email, attraverso l’invio per posta elettronica di un apposito modulo;
  • tramite raccomandata, inviata a “GESTORE DEL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI – ABBONATI”, UFFICIO ROMA NOMENTANO, CASELLA POSTALE 7211, 00162 ROMA RM.

I dati personali possono essere comunicati utilizzando l’apposito “Modulo Raccomandata per Iscrizione, Revoca e Aggiornamento dati” oppure possono essere riportati su carta semplice.

Alla richiesta dovrà essere allegata la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente (in caso contrario la pratica non verrà gestita dal sistema).

La nuova procedura, salvo modifiche future, prevede l’estensione di questo servizio anche ai possessori di smartphone: pertanto, per la rete mobile, bisognerà seguire le stesse istruzioni e inviare la richiesta seguendo una delle modalità sopra esplicate.