Come sarà il prossimo Natale: cosa ci aspetta tra contagi e green pass

Il sottosegretario alla Salute analizza la situazione su Green pass, terza dose e nuovi casi in vista del Natale: le sue previsioni e tutte le novità in arrivo

In un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, il sottosegretario al ministero della Salute ed esponente del Movimento 5 Stelle Pierpaolo Sileri fa il punto in vista delle prossime festività natalizie.

Molte le questioni affrontate dal senatore pentastellato, già viceministro allo stesso dicastero dal 2019 al 2021 durante il secondo governo di Giuseppe Conte.

Dall’uso del Green pass alle proteste in piazza delle ultime settimane, passando per il rialzo del numero dei contagi e la necessità della terza dose per diverse categorie di lavoratori.

Un’analisi a 360 gradi quella del chirurgo prestato alla politica, che traccia un quadro generale in cui lascia filtrare cauto ottimismo per quello che da oggi diventa l’obiettivo numero uno per milioni di italiani: il Natale.

Tra no vax, Green pass e il rialzo del numero di contagi

La prima considerazione Sileri la dedica all’andamento della pandemia alla luce dell’aumento di casi positivi negli ultimi giorni: “Era previsto e le manifestazioni no vax di Trieste – città dove si è avuta un’impennata di ricoveri –  non hanno giovato. Sapevamo inoltre che i giovani under 20, che assorbono il 23% dei nuovi contagi, avrebbero rappresentato un margine di rischio”.

Una possibilità che l’Esecutivo aveva messo nel conto, ma che ora merita di essere attenzionata in maniera cotante: “Sì, perché oltre a prendere il virus i ragazzi lo portano anche a casa. Speriamo di avere al più presto il vaccino per questa fascia d’età, dato che è stato appena sdoganato dalla Food and Drug Administration americana ma non ancora dall’agenzia europea Ema”.

Una rassicurazione arriva però confrontando la situazione italiana con quella degli altri stati europei. Ma è soprattutto quella britannica a spaventare. E così il sottosegretario ci tiene a specificare che “l’andamento dei casi nel nostro Paese non è neppure lontanamente paragonabile a quello del Regno Unito” (qui le cause della difficile situazione d’Oltremanica).

Il cauto ottimismo per un Natale senza restrizioni

Sileri ha poi acceso i riflettori sull’importanza del certificato verde per intercettare i casi positivi, ricordando che proprio il Green pass consentirà di vivere un Natale “bianco”. Questo l’aggettivo utilizzato dal sottosegretario per formulare l’idea di un ritorno ad un fine anno senza le restrizioni che hanno caratterizzato quello del 2020 (qui tutte le novità sui possibili aumenti dei prezzi di fine anno).

“Sì, vivremo un Natale libero – afferma Pierpaolo SIleri – nonostante i casi possano continuare a crescere ancora un po’ nei prossimi 60 giorni. Però grazie alla carta verde non dovremo più subire le odiose restrizioni che hanno caratterizzato le festività di 12 mesi fa».

Il sottosegretario del governo Draghi si è infine soffermato sul caso Johnson&Johnson, con ben 1.600 italiani in attesa del provvedimento sulla seconda dose: «La decisione è imminente. Mi risulta che gli organismi tecnici siano orientati a prevedere un richiamo con un vaccino a mRNA, molto probabilmente almeno dopo due mesi dall’unica iniezione. Siamo ancora nei tempi previsti, dato che questi soggetti si sono immunizzati nei mesi di aprile e maggio».

E in tema di terza dose per il personale docente, Sileri chiosa: “Condivido la linea espressa dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale crede che sia giusto prevedere una corsia preferenziale non solo per gli inseganti, ma anche per tutti i lavoratori impiegati nel mondo della scuola”.