Niente Reddito o Pensione di cittadinanza senza green pass? Chi percepisce il Reddito di cittadinanza o la Pensione non avrà più diritto al sussidio se non si dota della certificazione verde Covid?
Una domanda importantissima, cui noi di QuiFinanza ci sentiamo di dover rispondere prima che diventi un caso. Iniziamo col dire che riteniamo utile fare questa precisazione in seguito a voci che hanno iniziato a circolare in Rete. Non del tutto infondate, però.
Cos’è successo e cosa c’entra il green pass con l’Rdc e la Pensione? Dopo l’estensione dell’obbligo del certificato verde Covid a tutti i lavoratori, sia dipendenti pubblici che privati che lavoratori autonomi, professionisti e partite IVA (dal 15 ottobre), il Codacons è sceso in campo chiedendo a gran voce al governo Draghi di sospendere il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza a chi non si sottopone al vaccino contro il Covid.
Cosa succede quindi adesso? Chi non si adegua perde il beneficio? Spieghiamo bene di cosa si tratta.
Reddito di Cittadinanza, come funziona
Come sappiamo, il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale che funge da sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.
Il Reddito di cittadinanza è associato ai cosiddetti Patti per il lavoro, cioè a percorsi di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale. Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.
Pensione di Cittadinanza, come funziona
Il beneficio cambia nome in Pensione di cittadinanza se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.
Può essere concesso anche nei casi in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE.
Reddito e Pensione di Cittadinanza, quando si perde l'aiuto
Ad oggi, ci sono alcuni motivi che portano alla perdita del beneficio. Si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:
- non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
- non sottoscrive il Patto per il lavoro o il Patto per l’inclusione sociale;
- non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
- non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il Comune di residenza li abbia istituiti;
- non accetta almeno 1 di 3 offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
- non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
- non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
- venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, o attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.
Reddito e Pensione di Cittadinanza, cosa succede in caso di dichiarazioni false
Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione dai 2 ai 6 anni.
È prevista, invece, la reclusione da 1 a 3 anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, o di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio.
In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.
Se l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avviene per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto. Nel caso l’interruzione sia motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale e sia decorso almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.
Obbligo di green pass uguale obbligo di vaccino?
Tornando al green pass, forse non tutti ancora sanno – ed è bene sottolinearlo – che l’esecutivo ha introdotto l’obbligo del certificato verde Covid per tutti i lavoratori, prevedendo la sospensione dello stipendio per chi non ce l'ha. Secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi si tratta, di fatto, di un obbligo alla vaccinazione (per come avere il green pass, dove scaricarlo e gli altri luoghi in cui è obbligatorio vi rimandiamo qui).
Certo è che per i lavoratori diventa difficile sottoporsi a tampone ogni 2 giorni per ottenere il green pass, e dunque evidentemente è come se si stesse chiedendo loro di vaccinarsi. Cosa che, di fatto, non parrebbe nemmeno così strana se inserita tra le tante misure di sicurezza messe in atto in tutti i luoghi di lavoro italiani. Tanto più in piena pandemia.
Niente Reddito di cittadinanza senza green pass: cosa vuole il Codacons
Il punto è, secondo Rienzi, che “lo stesso principio di sospensione va adesso applicato sia a chi percepisce il Reddito di cittadinanza sia ai pensionati”.
Il Codacons invoca la sospensione del sussidio voluto dal M5S nei confronti degli aventi diritto che risultino non vaccinati, e la sospensione della pensione per quegli anziani che rifiutano la vaccinazione. “Per gli scansafatiche del regalo 5 Stelle sembra sacrosanto, per i pensionati può servire per il buon fine di proteggere anziani fragili” attacca Rienzi. In quest’ultimo caso si avrebbe il vantaggio aggiuntivo di proteggere una categoria fragile all’interno della quale si registrano ancora forti opposizioni al vaccino.
Sgomberiamo il campo da ogni dubbio chiarendo che oggi i 13,5 milioni di inattivi nel nostro Paese e i circa 2,3 milioni di disoccupati non hanno l'obbligo del green pass. Quindi, coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza o la Pensione di cittadinanza al momento non rischiano nulla e il Governo non sta pensando almeno per ora di estendere l'obbligo anche a queste categorie.
Resta comunque valido che sono esenti dall’obbligo del green pass tutte le categorie precedentemente definite dal governo come esentabili (qui l’elenco completo).
Tuttavia, è chiaro che è altamente consigliabile anche per disoccupati e inattivi vaccinarsi e farlo il primo possibile, questo a prescindere dal sussidio incassato.
Anche perché diventerà anche per loro sempre più complicato fare a meno della certificazione verde. Banalmente, se vorranno viaggiare in treno, in aereo, sugli autobus a lunga percorrenza, andare in palestra o in piscina, partecipare a un evento e molto altro, dovranno anche loro avere il passaporto Covid (qui trovate tutti i casi in cui è obbligatorio il green pass).