Vaccini, Pfizer o Moderna? Quale è più sicuro contro la variante Delta

I vaccini Pfizer e Moderna proteggono in modo diverso contro la variante Delta: i dati sull'efficacia nel tempo presentati da uno studio Usa

In gergo si chiamano infezioni ‘breaktrough’ e si verificano quando un virus riesce a ‘bucare’ la protezione dei vaccini. Succede con il Covid, dato che i vaccini non proteggono al 100% (ma si avvicinano). Di questo tipo di infezioni ne ha parlato uno studio pubblicato in preprint sulla piattaforma Medrxiv, che si è occupato delle differenze tra il vaccino Pfizer e il vaccino Moderna.

Vaccini, Pfizer o Moderna? Quale è più sicuro contro la variante Delta

Lo studio è partito dai dati raccolti dal Mayo Clinic Health System, da gennaio 2021 a luglio 2021, il lasso di tempo in cui erano diffuse sia la variante Alfa sia la variante Delta. Le analisi hanno fatto emergere che l’efficacia contro l’infezione da coronavirus, per le persone vaccinate con un siero a Rna messaggero, sembrerebbe essersi ridotta meno per Moderna. Secondo i dati, dunque, questo vaccino proteggerebbe maggiormente dalla variante Delta rispetto a Pfizer.

Sono state analizzate circa 51 mila persone, il 50% vaccinate e il 50% non vaccinate, abbinate per età, sesso, etnia, storia di precedenti test per Sars-CoV-2 e data della vaccinazione completa. “Entrambi i vaccini – hanno aggiunto gli studiosi – sono stati altamente efficaci durante questo periodo di studio contro l’infezione da Sars-CoV-2 e contro i ricoveri per Covid. A luglio, però, se l’efficacia contro il ricovero è rimasta elevata, l’efficacia contro l’infezione è risultata inferiore per tutti e due i prodotti scudo (Moderna 76%, Pfizer 42%), con una riduzione più pronunciata per il vaccino Pfizer“.

Lo studio, comunque, ha dimostrato che sia Pfizer sia Moderna proteggono fortemente contro infezioni e malattie gravi.

Vaccini, Pfizer o Moderna? Lo studio su Johnson & Johnson

Ma gli studi sulla risposta dei vaccini alla variante Delta sono diversi. L’analisi di Public Health England, ad esempio, sostiene che Pfizer abbia un’efficacia dell’88% contro il virus sintomatico, l’80% nella prevenzione del contagio con la variante Delta e il 96% contro l’ospedalizzazione. Mentre la ricerca di Scotland Trusted Source, pubblicata su Nature, sottolinea che Pfizer offra una protezione del 79% solo 14 giorni dopo la seconda dose. Una sola dose di Pfizer-BioNTech o AstraZeneca, dunque, darebbe effettivamente  poca protezione.

E del vaccino Johnson & Johnson cosa dicono gli studi? Al momento ce ne sono pochi, in relazione alla variante Delta. Una ricerca pubblicata da BioRxiv afferma che ha un’efficacia del 67% contro la mutazione.