Sono arrivati rincari per le forniture dei vaccini Moderna e Pfizer. I precedenti contratti stipulati dall’Unione Europea con le case farmaceutiche produttrici dei preparati, infatti, prevedevano un prezzo di, rispettivamente, 19 euro e 15 euro e 50 centesimi. Da quanto di evince, invece, dagli ultimi contratti, le aziende hanno chiesto ai paesi membri un prezzo più alto, e non di poco. Forse uno dei problemi è anche la concorrenza: siccome i vaccini a base di adenovirus (AstraZeneca e Johnson & Johnson) vengono ormai utilizzati pochissimo anche in Italia, Pfizer e Moderna si trovano privi di un’alternativa che possa offrire un prezzo più vantaggioso.
Ecco quanto sono aumentati i vaccini con il rinnovo degli accordi.
Quanto è aumentato il prezzo di Pfizer e Moderna con il nuovo contratto Ue
La notizia l’ha data il giornale britannico, a indirizzo economico e finanziario, Financial Times. Sembra proprio che questa volta le trattative tra i portavoce dell’Unione Europea e delle case farmaceutiche si siano concluse a favore di queste ultime. Come già ricordato, il prezzo di ciascuna dose di Pfizer, era, quando i precedenti accordi erano vigenti, 15 euro e 50 centesimi. Stando al nuovo contratto, una dose di preparato a base di RNA messaggero costa 19 euro. Si tratta di un sovrapprezzo di 4 euro e 50 centesimi per ogni singola unità.
Ancora più salato il conto di Moderna, almeno se lo si paragona ai costi fissati con il primo contratto: con un aumento di 6 euro e 50 centesimi, si è raggiunta la cifra di 25 euro e 50 centesimi.
Come sta andando la campagna di vaccinazione in Italia e in Europa
Pfizer e Moderna, sollecitati dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, non hanno voluto commentare la notizia. Certo le migliori condizioni erano state accordate ai paesi dell’Ue a fronte di una commessa più cospicua. Nonostante tutto, dalla Commissione Europea fanno sapere che entro l’estate si riuscirà a raggiungere la soglia del 70% di cittadini immunizzati.
Come sta andando la campagna di vaccinazione in Italia? A metà luglio i numeri non erano incoraggianti: qui la situazione. Sulla scuola si valuta l’obbligo vaccinale per i docenti che non intendono sottoporsi alla puntura (al link tutti i dettagli). Sui numeri va comunque considerato lo sprint nelle prenotazioni innescato dagli obblighi connessi al Green Pass e alla Delta, che fa aumentare vertiginosamente i numeri del contagio e fa paura (qui le cifre del report settimanale dell’ISS).