Finalmente, dopo grande attesa, nel nuovo decreto 17 maggio si parla dei bambini. Anche i diritti e le esigenze dei più piccoli ora vengono almeno considerate: il Governo ha provato a normare un campo difficilissimo, come quello del ritorno alla socialità, ma nel rispetto del mantenimento del distanziamento sociale.
Da lunedì 18 maggio riaprono anche giardini pubblici, parchi e parchi gioco. Ma con regole precise.
Le regole per parchi gioco e giardini
Le linee-guida trattano tre distinte tipologie di interesse, che troveranno realizzazione progressiva nella fase temporale che ci separa dalla riapertura dei servizi educativi e delle scuole nel prossimo anno scolastico 2020-2021.
- In particolare, fanno riferimento:
a decorrere dal mese di maggio 2020, alla riapertura regolamentata di parchi e giardini pubblici per la loro possibile frequentazione da parte di bambini, anche di età inferiore ai 3 anni, ed adolescenti con genitori o adulti familiari, anche non parenti; - a decorrere dal 18 maggio 2020 e per il periodo estivo, alla realizzazione di attività organizzate per bambini di età superiore ai 3 anni ed adolescenti, con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione, nel contesto di parchi e giardini, anche attraverso sperimentazioni innovative nell’orizzonte dell’outdoor education;
- a decorrere dal mese di giugno 2020 e per il periodo estivo, alla realizzazione di progetti di attività ludico-ricreative – i centri estivi – per bambini di età superiore ai 3 anni ed adolescenti, con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione, utilizzando le potenzialità di accoglienza di spazi per l’infanzia e delle scuole o altri ambienti similari.
L’accessibilità ai parchi
Nel caso della riapertura dei parchi il primo punto riguarda l’accessibilità degli spazi:
- bambini e adolescenti da 0 a 17 anni hanno l’obbligo di accompagnamento da parte di un genitore o di un altro adulto familiare, anche non parente, in caso di bambini al di sotto dei 14 anni;
- limitata esclusivamente dalla necessità di non produrre assembramenti e di garantire il distanziamento fisico di almeno 1 metro nell’area interessata.
I compiti del gestore
Mettere a disposizione personale per la realizzazione delle funzioni di:
- manutenzione e controllo periodico;
- pulizia periodica degli arredi;
- supervisione degli spazi.
Eseguire manutenzione ordinaria dello spazio:
- definendo e controllando i suoi confini;
- eseguendo controlli periodici dello stato delle diverse attrezzature presenti con pulizia approfondita e frequente delle superfici più toccate, almeno giornaliera, con detergente neutro.
Eseguire la supervisione degli spazi, verificando in particolare che:
- i bambini e gli adolescenti siano accompagnati da adulti;
- tutte le persone che accedono siano dotate di mascherine se di età superiore ai 3 anni, e che non si determinino densità fisiche tali da pregiudicare il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento fisico (almeno un metro fra ogni diversa persona presente nell’area).
Responsabilità del genitore o dell’adulto familiare accompagnatore (o del ragazzo se almeno 14enne)
Attuare modalità di accompagnamento diretto del bambino o dell’adolescente con particolare riguardo ai bambini nei primi 3 anni di vita e in caso di soggetti con patologie neuropsichiatria infantile (NPI), fragilità, cronicità, in particolare:
- in caso di bambini da 0 a 3 anni, utilizzare una carrozzina, un passeggino o similari, oppure, se il bambino è in grado di camminare autonomamente, garantire il controllo diretto da parte dell’adulto accompagnatore;
- in caso di bambini o adolescenti da 0 a 17 anni con patologie NPI, fragilità, cronicità, garantire la presenza di un adulto accompagnatore (in caso di ragazzi di almeno 14 anni, non è necessario l’accompagnatore adulto, mentre si attribuisce al ragazzo stesso, sotto la sorveglianza degli operatori che vigilano sull’area, la responsabilità di mantenere il distanziamento fisico);
- garantire in ogni caso il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento fisico.