Stiamo leggendo in questi giorni titoli allarmistici su numerosi quotidiani nazionali su una possibile nuova pandemia di “peste” che potrebbe colpirci. L’”allarme” sarebbe stato lanciato dagli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention americani.
Se davvero dovesse arrivare, si tratterebbe della sesta pandemia negli ultimi 100 anni (qui le altre 5 e tutti gli indicatori su come capire se siamo di fronte a una pandemia mondiale). Tra l’altro non inserita tra quelle di cui gli esperti prevedevano nei mesi scorsi una possibile evoluzione in tal senso, con epidemie localizzate di virus già noti che potrebbe un giorno trasformarsi.
Cos’è la Candida auris
Il nuovo virus a cui si fa riferimento non è un virus ma un fungo, la Candida auris, molto contagioso e altrettanto letale per l’uomo, che gli scienziati Usa definiscono il “patogeno perfetto” per una nuova pandemia. In effetti se ne sta parlando approfonditamente, ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, senza inutili toni sopra le righe.
Le strutture sanitarie di diversi Paesi hanno riferito che un tipo di lievito chiamato Candida auris ha causato gravi malattie in diversi pazienti ospedalizzati. In alcuni di loro, questo lievito può entrare nel flusso sanguigno e diffondersi in tutto il corpo, causando gravi infezioni invasive.
Come si trasmette la Candida auris
Si può diffondere nelle strutture sanitarie attraverso il contatto con superfici o apparecchiature ambientali contaminate, ma anche da persona a persona. È necessario ulteriore approfondimento, comunque, per capire meglio come si diffonde.
Gli scienziati di tutto il mondo hanno avvertito che, alla luce della pandemia di Coronavirus, è giunto il momento che i centri sanitari e gli specialisti inizino a sviluppare e investire di più nella prevenzione e nel trattamento dei patogeni infettivi.
Dove è diffusa: quali rischi per l’Italia
Il CDC ha condotto il sequenziamento dell’intero genoma di esemplari di Candida auris provenienti da Paesi nelle regioni dell’Asia orientale, dell’Asia meridionale, dell’Africa meridionale e del Sud America. Il sequenziamento dell’intero genoma produce impronte digitali dettagliate del DNA degli organismi.
E ha scoperto che i ceppi isolati all’interno di ciascuna regione sono abbastanza simili tra loro, ma sono relativamente diversi tra le regioni. Queste differenze suggeriscono che la Candida auris è emersa indipendentemente in più regioni all’incirca nello stesso momento.
Al 13 gennaio 2021, secondo quanto riportato sul sito di CDC, sono stati segnalati singoli casi di Candida auris in Austria, Belgio, Brasile, Cile, Costa Rica, Egitto, Grecia, Italia, Iran, Norvegia, Polonia, Taiwan, Thailandia e Emirati Arabi Uniti.
Sono stati segnalati più casi in Australia, Bangladesh, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, India, Israele, Giappone, Kenya, Kuwait, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Oman, Pakistan, Panama, Perù, Qatar , Russia, Arabia Saudita, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Sudan, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela; in alcuni di questi Paesi, è stata documentata un’ampia trasmissione in più di un ospedale.
Casi statunitensi sono stati trovati in pazienti che hanno avuto recentemente soggiorni in strutture sanitarie in Egitto, India, Kenya, Kuwait, Pakistan, Sud Africa, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Venezuela, che hanno anche casi documentati. In Italia per il momento non è stato registrato nessun caso.
Riguardo nel dettaglio al numero di casi negli Usa, al 30 novembre 2020 la Candida auris ha colpito 1.595 persone ed è così diffusa:
- Arizona 1
- California 117
- Connecticut 2
- Florida 106
- Georgia 2
- Illinois 411
- Indiana 21
- Iowa 1
- Maryland 17
- Massachusetts 9
- Minnesota 1
- Mississippi 1
- Missouri 1
- Nebraska 1
- New Jersey 202
- New York 681 4
- North Carolina 1
- Ohio 1
- Oklahoma 2
- Pennsylvania 3
- South Carolina 1
- Texas 7
- Virginia 6
- Washington DC 0.
Perché fa così paura
La Candida auris, identificata per la prima volta nel 2009, è un fungo emergente che rappresenta una “grave minaccia per la salute globale” scrive il CDC. A preoccupare i ricercatori sono soprattutto quattro particolari:
- è spesso multiresistente, il che significa che è resistente a più farmaci comunemente usati per trattare le infezioni da Candida. Alcuni ceppi sono resistenti a tutte e tre le classi disponibili di antimicotici
- è difficile da identificare con i metodi di laboratorio standard e può essere identificata erroneamente in laboratori senza una tecnologia specifica. L’errata identificazione può portare a una gestione inappropriata del patogeno
- ha causato focolai nelle strutture sanitarie. Per questo motivo, è importante identificarla rapidamente in un paziente ricoverato in modo che le strutture sanitarie possano adottare speciali precauzioni per fermarne la diffusione
- può restare sulle superfici per lunghi periodi e resistere
A causa di questi fattori, il CDC sta avvisando le strutture sanitarie statunitensi di ricercare la Candida auris nei loro pazienti.
Il paragone con la peste nera che molti giornali hanno citato è un po’ fuorviante. E’ stato tuttavia detto qualcosa si simile quando un medico della divisione anti-funghi del CDC, Tom Chiller, ha affermato che la Candida auris rispecchiava le sostanze trovate nelle lagune e in altre aree infestate da batteri. “È una creatura della laguna nera. È ribollita e ora è ovunque”: queste le parole esatte.
I sintomi della Candida auris
Ma quali tipi di infezioni può causare la Candida auris? In questi anni è stata in grado di causare infezioni del flusso sanguigno, della ferite e dell’orecchio.
È stata anche isolata da campioni respiratori e urinari, ma non è chiaro se provochi infezioni ai polmoni o alla vescica.
Candida auris, come avviene la diagnosi
Come altre infezioni da Candida, anche questa viene generalmente diagnosticata mediante coltura di sangue o altri fluidi corporei.
Tuttavia, la Candida auris è più difficile da identificare dalle culture rispetto ad altri tipi più comuni di Candida. Ad esempio, può essere confusa con altri tipi di lieviti, in particolare la Candida haemulonii. Sono necessari esami di laboratorio specifici per identificarla.
Chi è a rischio di infezione
Posto che sono state riscontrate infezioni in pazienti di tutte le età, dai neonati pretermine agli anziani e che sono necessari ulteriori studi per saperne di più sui fattori di rischio, le persone che hanno recentemente trascorso del tempo in case di cura e hanno tubi collegati al loro corpo (come tubi di respirazione, tubi di alimentazione e cateteri venosi centrali), sembrano essere a più alto rischio di infezione da Candida auris.
Dati limitati suggeriscono che i fattori di rischio per le infezioni da Candida auris sono generalmente simili ai fattori di rischio per altri tipi di infezioni da Candida. Questi fattori di rischio includono interventi chirurgici recenti, diabete, antibiotici ad ampio spettro e uso di anti-funghi.