Mascherine a scuola, stop dal 1° maggio? Cosa sappiamo

Il decreto 17 marzo aveva già stabilito regole chiare sulle mascherine a scuola. Ma ora il Governo potrebbe rivedere tutto alla luce della nuova situazione epidemiologica

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Redazione

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Quando toglieremo le mascherine e dove? In molti state scrivendo a QuiFinanza per avere chiarimenti, perché un po’ ovunque si legge che da maggio le mascherine anche al chiuso verranno abolite. In effetti dal 1° maggio cambiano un po’ di cose, ma con qualche eccezione. Vediamo di riassumere qui.

Mascherine a scuola, fino a quando?

Come previsto dal decreto del governo del 17 marzo, l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso permane fino al 30 aprile: mascherine FFP2 negli ambienti al chiuso, quali mezzi di trasporto e luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico, mentre nei luoghi di lavoro è sufficiente avere mascherine chirurgiche (qui dove potrebbe restare l’obbligo anche dopo il 1° maggio).

Ciò significa che dal 1° maggio l’obbligo di mascherine al chiuso viene meno. Non per le scuole, però. Il governo Draghi aveva inserito nel decreto la proroga dell’obbligo di indossare le mascherine in aula fino alla fine dell’anno scolastico, con 3 sole eccezioni, già previste:

  • bambini con meno di 6 anni di età
  • soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi
  • svolgimento di attività sportive.

Da obbligo a raccomandazione?

Negli ultimi giorni, però, in seno all’Esecutivo si sta discutendo della possibilità di rivedere ancora le regole, sostituendo l’obbligo di mascherine a scuola fino alla fine dell’anno scolastico con una semplice raccomandazione a continuare a portarle, soprattutto laddove si creino assembramenti (qui le regole al lavoro).

Anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto a SkyTg24, ha fatto intendere che Palazzo Chigi è al lavoro per una rimodulazione delle regole sancite a marzo. Secondo il sottosegretario, l’”obiettivo è arrivare alla convivenza col virus. Mi auguro che sulle mascherine si vada verso una raccomandazione e non più un obbligo. Vedo che i cittadini oggi sono responsabili. L’indicazione è di mantenerla dove c’è concentrazione come nei mezzi pubblici, nei supermercati, nei cinema. E’ ora di dare fiducia agli italiani“.

Per quanto riguarda le scuole, “durante l’attività scolastica, quando i ragazzi sono seduti al banco, credo che si potrebbe togliere la mascherina e rimetterla durante la ricreazione” dice Costa.

“Sicuramente elimineremo le mascherine in molte circostanze, questa settimana daremo indicazioni su dove dovremo utilizzarle. Il mio consiglio è ‘abituiamoci a tenerle in tasca’” ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a Radio Inblu 2000. “Serve ancora la massima prudenza, ma dobbiamo abbandonare le mascherine, che continueremo a tenere sui mezzi di trasporto pubblico, in determinate situazioni, in determinati uffici. Poi le toglieremo anche lì, ma abituiamoci a tenerle in tasca”.

L’Italia è ormai uno dei pochissimi Paesi europei in cui vige ancora l’obbligo di mascherina. Al momento pare comunque prevalere la linea della prudenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che sembrerebbe intenzionato a non mettere mano alle regole già definite.

I Garanti contro la mascherina a scuola

Intanto, i Garanti per l’infanzia e l’adolescenza di Toscana e Trentino Alto Adige chiedono lo stop all’obbligo di mascherine a scuola.

I Garanti chiedono di valutare l’opportunità di assumere “determinazioni più idonee” in merito all’uso obbligatorio delle mascherine, con l’obiettivo di fornire, quantomeno con riguardo alla scuola dell’infanzia, uno specifico indirizzo, “costituzionalmente orientato e ispirato al fondamentale principio di ragionevolezza”, in ordine all’applicazione della normativa in questione che, pur nella salvaguardia della salute pubblica, tenga conto del livello di accettabilità delle mascherine da parte degli alunni che vengano a vivere “situazioni discriminanti oggettivamente del tutto irrazionali e perniciose”.

La presa di posizione arriva in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori, in virtù del presunto “miglioramento del quadro epidemiologico dell’infezione da Covid-19 su tutto il territorio nazionale e la diffusione dei vaccini anche tra i bambini nella fascia di età 5-11”.

I Garanti hanno anche fatto leva sul fatto che il CTS abbia formalmente espresso il proprio parere contrario all’ipotesi di prescrivere l’uso, da parte degli studenti, dei dispositivi FFP2, non essendo consigliabile l’uso continuato di questi dispositivi per lungo tempo.

Inoltre, in alcune scuole materne accade che solo pochissimi alunni abbiano già compiuto 6 anni e, pertanto, siano gli unici obbligati a portare la mascherina, con conseguenze potenzialmente deleterie per il benessere psico-fisico dei più piccoli.

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