La fonte è il presidente del Consiglio della regione Liguria, Gianmarco Medusei, che ha pubblicamente citato, a sua volta, il commissario all’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo. Secondo quanto riferito dal generale della difesa al membro dell’assemblea regionale, il vaccino Johnson & Johnson arriverà in Italia a partire dal 16 aprile.
Se confermata, la data individuata da Madusei durante l’inaugurazione del maxi hub vaccinale della Fiera di Genova entrerebbe in conflitto con quanto invece comunicato da France Presse. Secondo l’agenzia di stampa francese, infatti, l’azienda Johnson & Johnson dovrebbe iniziare le consegne dal 19 aprile.
Perché l’arrivo del vaccino Johnson & Johnson è importante
Si tratta di un’ottima notizia per la campagna di vaccinazione italiana. Il nostro Paese conta di far affidamento su 7,31 milioni di dosi di vaccino Johnson & Johnson entro la fine del secondo trimestre del 2021. Dosi che salirebbero a 15,94 milioni entro l’inizio dell’autunno.
Secondo i dati pubblicati su Twitter dal segretario di Stato belga per il bilancio e la tutela dei consumatori, Eva De Bleeker (in un documento che ha messo in imbarazzo l’Europa, perché sarebbe dovuto rimanere riservato) il costo del vaccino Johnson & Johnson sarebbe di 6,93 euro per unità. Più di AstraZeneca (1,78 euro), ma meno di Moderna e Pfizer-BioNTech (rispettivamente 14,68 euro e 12 euro).
Ma il fattore di svolta del siero della multinazionale Usa è la capacità di immunizzare un individuo tramite un’iniezione soltanto, quindi senza il bisogno del richiamo attualmente previsto per tutti i vaccini approvati dall’agenzia europea per la regolamentazione dei farmaci (EMA). Si tratta dell’unico preparato “one shot”, anche considerando quelli che ancora non hanno ricevuto il via libera europeo e ben al di là dall’essere impiegati.
Come sta andando la campagna vaccinale
Si tratta quindi di una spinta necessaria per rispettare i target elaborati dal nuovo responsabile dell’emergenza, messi su carta nel Piano del commissario straordinario. Nel documento si prevede l’obiettivo di più di 500mila inoculazioni giornaliere per un “end state” dell’80% dei vaccinati entro settembre 2021.
Al momento è di 9.499.293 il numero di dosi somministrate in Italia. Tra le regioni più virtuose Molise, Veneto e Sicilia più la provincia autonoma di Bolzano. Calabria, Liguria, Sardegna e Basilicata a fare da fanalino di coda.